Page 32 - Sfoglia Il prato è in tavola

CHI È
Le sue foglie somigliano a quelle dei ciclamini ma sono morbide e molto lucide, tappezzano le aree ombreggiate e le radure dal mese di gennaio o febbraio. Sono ricche di vitamina C ed hanno un sapore mite ma leggermente aspro che lega bene con il pesce o i formaggi grassi. Le popo- lazioni delle aree montane e settentrionali ne fecero ampio uso alimentare, specialmente in tempi di carestia. Si soleva schermarlo dal sole ricoprendo le piantine giovani di fie-
no, così rimaneva biancastro e dolce.
Di contro nei paesi mediterranei e più soleggiati la pianta risulta storicamente
meno gradita e gradevole, forse proprio perché con la fotosintesi sviluppa un
sapore troppo acre. È quindi consi-
gliabile scegliere le foglie per la raccolta in zone fresche e ombrose. Appartiene alla fami- glia delle Ranuncolacee, piante solitamente ve- lenose: gli antichi popoli guerrieri cospargeva- no le frecce nel succo tossico di molte specie di questa famiglia, mentre i mendicanti le usavano per procurarsi pietose piaghe e commuovere
i passanti. Eppure prima della fioritura il favagello è commestibile, abbondante
e interessante, mentre dopo va evita-
to poiché sviluppa l’anemonina, una sostanza leggermente tossica. Infatti i
suoi “bottoni d’oro”, dei fiori gialli, lu-
cidi e molto belli, sono sgraditi alle api. La teoria medioevale delle “segnature”, che as- socia la forma delle piante agli organi del cor- po umano, riteneva che le sue radici tuberose fossero efficaci nella cura delle emorroidi, a cui somigliano, e aveva visto giusto!
DOVE SI TROVA
Ai margini delle zone boschive di latifoglie in zone almeno parzialmente ombreggiate e con un terreno arieggiato ma fertile e umido, pre- feribilmente calcareo, lungo i fossi, in ambienti coltivati come campi e orti.
Favagello
Ranunculus ficaria - Ranunculaceae
Ficaria bulbosa, Erba fava, Piccola celidonia, Ranuncolo favagello, Stelle, Cucchetti, Oveggia, Celidonia minore, Lazzara piccola, Erba de ranas, Erba delle emorroidi
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