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CULTURA | COORDINAMENTO DELLA ZONA SOCIALE 4 Onlinematerialevideoeaudio per la didattica a distanza
CULTURA | SERIE DI INCONTRI IN VIDEOCONFERENZA Formazionewebinaralla scuola Cocchi-Aosta
Dopo la chiusura dei nidi e delle scuole dell’in- fanzia a causa della pan- demia da coronavirus in
corso, e in una
fase di incertezza
su quella che
potrà essere una ripartenza, anche
le attività didatti-
che rivolte a que-
ste fasce d’età,
come già acca-
duto con le
scuole elementari
e superiori, stanno gra- dualmente riprendendo con la realizzazione da parte degli educatori, di contenuti adatti per es- sere fruiti a distanza dai bambini e dalle loro fa- miglie.
In questo scenario emer- genziale è fondamentale il compito del Coordina- mento pedagogico di rete della Zona sociale, il cui ruolo è quello di pro- muovere il raccordo tra tutti i soggetti, istituzio- nali e non, che lavorano con e per l’infanzia.
Oggi il Coordinamento è chiamato a elaborare una strategia di intervento che permetta ai servizi
un canale Youtube del Coordinamento Pedago- gico di Rete Zona sociale 4, in cui tutti gli attori
che, a diverso titolo, sono coinvolti nel- l’educazione dei bam- bini, possano far confluire il materiale didattico video e audio prodotto in questo pe- riodo per garantire la didattica a distanza. Materiale che sarà in parte anche condiviso all’interno dei canali social dei
comuni della Zona so- ciale. Racconti di fiabe, letture di storie e fila- strocche animate, teatro, attività di gioco e di ani- mazione ecc. Questo ed altro ancora è ciò che gli operatori che gestiscono le attività didattiche, hanno già iniziato a con- dividere con i rispettivi piccoli utenti ed è quello che ora tutte le famiglie e i bambini del territorio potranno trovare online partecipando ad una grande comunità edu- cante.
L’attenzione della scuola secon- daria di primo grado Cocchi-Aosta di Todi, verso la lotta alle di- pendenze è da sempre stata alta e continua a rimanere tale anche in questa difficile fase in cui, bloccati dalla qua- rantena, siamo stati co- stretti a riprogrammare la nostra vita quoti- diana secondo lo smart working e la didattica a distanza, una digitalizza- zione forzata che offre certamente tanti benefici ma presenta rischi e peri- coli.
Numerosi sono infatti i rischi per gli utenti della rete come per i nostri stu- denti: è facile essere in- trappolati dal cyberbullismo, dalla di- pendenza del gioco on- line e in generale da internet. Di tutto ciò, si è
discusso durante l’anno scolastico nel progetto “usa la bussola: metti la dipendenza al muro”, con il Dirigente Scolastico
prof. Giovanni Pace che ha consentito un’attività di formazione continua, che ha coinvolto tutte le classi della scuola nei quattro plessi.
Nelle classi prime e se- conde, i formatori di Pe- pita Onlus hanno trattato il tema della dipendenza dal gioco e da internet, nelle classi terze si è arri- vati a trattare anche il tema delle dipendenze
dalle droghe. La seconda fase del progetto, coordi- nata nel suo insieme dal dirigente scolastico, nella parte tecnico-scientifica
dai professori Petrozzi, Censi Buffarini e Giovi e nella parte am- ministrativa dal DSGA dott. Duranti, è ora ri- volta ad altri utenti della rete scolastica: i docenti e le famiglie degli studenti. Sono in- fatti stati svolti tre spe-
ciali incontri, tre webinar in videoconfe- renza: un incontro rivolto ai genitori dal titolo “Io clicco positivo: genitori in prima linea” moderato dal Dott. Diego Buratta di Pepita; formazione dei docenti con “Social Net- work e forme di dipen- denza nella rete”, e gli “Aspetti legali riguardo la rete” moderato dall’Avv. Stefano Giovagnoli.
educativi per l’infanzia di riadattarsi alle nuove esi- genze imposte dal distan- ziamento sociale, senza far venire meno a bam- bini e famiglie il sostegno di una rete educativa so- lidale, continuativa e coe- rente nell’ambito dei vari servizi offerti.
A questo scopo sono state messe in campo ini- ziative non solo per i bambini fruitori dei ser- vizi del territorio, ma per tutti i bambini e le fami- glie della nostra comu- nità. È stato così creato
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Il Greco Nero, oggi Grero di Todi, diventa un libro
Giovedì 31 di- cembre 2009 era stato il suo ul- timo giorno di lavoro. Giunta alla soglia degli ottant’anni, si apprestava a lasciare l’attività lavorativa eredi-
tata anni e anni
prima dagli zii
Peppe e Delia,
quella dell’unica edicola del cen-
tro abitato di
Massa Martana,
un tempo ospi-
tata in un chio-
sco in ferro all’interno del centro sto- rico. Alcune foto di quella mattina, tra le quali anche una dove ci sono io che acquisto il giornale, la ritraggono tra il suo solito atteggia- mento serio, che in al- cuni casi poteva arrivare ai limiti del burbero, e la
consapevolezza, mista alla commozione, di chi sa che sta per compiere un passo importante. Ho accennato all’atteg- giamento serio, ai limiti
camo. Una massetana autentica, una donna che con grinta e determina- zione aveva affrontato tutte le difficoltà che la vita le aveva posto da-
vanti sin dalla più tenera età.
Tecla, chiamata sin da bambina Adriana, in ri- cordo della madre, da tutti quelli che la conoscevano, era nata nel mese di febbraio 1930. Adriana se ne è andata nel sonno,
nella notte tra Pasqua e il Lunedì dell’Angelo a Ca- stel Giorgio, dove si era trasferita da quasi un anno per la lunga conva- lescenza seguita ad una brutta caduta e per essere meglio assistita dal figlio Patrizio.
Francesco Campagnani
La collana de “I Quaderni”, i volu- metti tematici de- dicati alle attività di ricerca storica e scienti- fica, si arricchisce di nuove uscite. Già pronto il numero 11 della serie, che ha per titolo: “Il Grero di Todi: riscoperta e valorizzazione dell’an- tico vitigno Greco Nero con accenni alla viticol- tura tradizionale tuderte”. Si tratta di oltre 100 pa- gine che ripercorrono il ritrovamento per mano dell’agronomo Alessan- dro Carletto nella tenuta agricola della ex annun- ciatrice Rai, Aba Cer- cato della storica varietà
di vite, praticamente scomparsa dalla coltiva- zione agli inizi del Nove- cento, ed il suo
progressivo recupero, con la re-iscrizione nel registro nazionale, ad opera del professor Pal- liotti dell’Università di Perugia, la reintrodu- zione in vigna, con
l’azienda Zazzera tra le prime interessate, e poi il progressivo sviluppo dell’attività di sperimen- tazione e microvinifica- zione, tutte iniziative delle quali si dà conto nella pubblicazione, cor- redata anche da un ricco apparato documentale e fotografico.
Non si tratta di un’inizia- tiva isolata, sia perchè si è già all’undicesimo nu- mero, sia perchè sono pronti all’uscita altri “Quaderni”: uno sulla scuola enologica e sull’at- tività della cantina di Montecristo ed un altro sul complesso storico-ar- tistico.
del burbero, di Adriana, perché così poteva appa- rire a chi a prima vista la incontrava.
Per chi la conosceva bene era invece ben altra cosa: una persona dal cuore generoso, un’artista del- l’uncinetto, dei lavori con i ferri da maglia e del ri-
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tamtam
Maggio 20
Tutto è tentazione per chi la teme. Jean De La Bruyère