Page 108 - Demo
P. 108
L’opera rappresenta un bambino nel vento impetuoso di uno sbarco, ritratto in chiaro-scuro nero grigio con il giubbetto di salvataggio e
con in mano un razzo segnaletico fluorescente nella notte. L’opera è decisamente in linea con molti dei lavori realizzati negli anni dall’artista britannico: il tema dell´immigrazione la fa da padrone. Qui un bambino cerca di indicarci qualcosa catturando la nostra attenzione distratta
e distolta, immerso coi piedi nell’acqua. E così l’opera, inserita nel contesto della Biennale, può chiamare in causa le tematiche più varie: crisi geopolitica, questione dei migranti, ma anche una crisi del sistema arte contemporanea o semplicemente un bambino che indica la strada agli adulti.
L’artista riflette sempre su grandi questioni morali della contemporaneità. In questo modo mette a confronto l’uso di questo mezzo di trasporto nella città più turistica d’Italia. Infatti, attraccati
di fronte ai ricchi palazzi veneziani, sono presenti yachts e panfili proprietà di poche persone estremamente ricche. Questo intervento su un muro di Venezia è comparso a maggio del 2019 proprio a Venezia, perché considerata la città delle grandi navi.
Il graffito rappresenta un bambino con un giubbotto nautico in piedi che alza il braccio destro impugnando il fusto di una pianta dalla quale si sprigiona un fumo rosa. Il fumo scende dietro di lui e lascia una grande traccia sul muro. I piedi e una parte delle gambe del bambino sono immerse nell’acqua del canale quindi è evidentemente in una condizione di naufragio e sta chiedendo aiuto. Il bambino con il fumogeno è in piedi e quindi sorretto da una verticalità che contrasta con l’orizzontalità dell’acqua nella quale sta affondando. Invece il fumogeno crea un’onda a forma di esse che si innalza e poi scende dietro di lui creando una vasta zona rosa. Il rosa che si diffonde dal fumogeno è un colore a prima vista glamour ma che rappresenta un elemento di critica verso il trattamento dei migranti.
Ancora una volta Banksy riflette e ci fa riflettere sulla estrema povertà che porta i migranti a rischiare la vita traversando il mare. Ci chiede anche di considerare che altre imbarcazioni invece portano piccoli gruppi di persone intorno al mondo solo per divertimento.
108