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Si tratta di un monumento di quasi 5 metri d’altezza e 3 metri di larghezza, realizzato in ceramica refrattaria e ferro zincato, la cui inaugurazione risale al 28 giugno 2008.
La Porta di Lampedusa è stata esposta a seguito di una processione a cui hanno partecipato le autorità locali e artisti di livello nazionale, in memoria dei naufraghi a poche miglia dalle isole di Malta e Tripoli.
La porta è stata costruita in onore della drammatica vicenda che ha coinvolto e tutt’ora coinvolge migliaia di migranti che, affrontando incredibili avversità, tentano (spesso invano) di raggiungere l’Europa alla disperata ricerca di un destino migliore.
L’opera è stata ideata da Mimmo Paladino, pittore, scultore e incisore italiano, e voluta da Amani e Arnoldo Mosca Mondadori con uno scopo simile a quello della celebre Statua della Libertà di New York, ovvero accogliere chi arriva sull’isola. Amani è una ong con sede a Milano che ha aiutato a costruire case di accoglienza, centri educativi e scolastici in Kenya e Zambia.
La porta, collocata nel punto più meridionale dell’isola, grazie al proprio rivestimento in ceramica, assorbe e riflette la luce del Sole e della Luna divenendo una sorta di faro visto dal mare.
L’opera, inoltre, viene concepita come un simbolo di passaggio che celebra l’inizio di un nuovo capitolo della propria vita, un momento di rinascita, la possibilità di salvezza da tutto ciò che si è costretti a lasciare dietro, la speranza di un domani migliore.
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