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Nel maggio 2016 Ai Weiwei si è recato nel campo profughi di Idomeni (villaggio greco sul confine con la Macedonia) per vedere con i propri occhi le condizioni di vita e le situazioni dei rifugiati. Durante la sua visita, ha raccolto soprattutto abiti, scarpe e coperte abbandonati
dai profughi stessi dopo la chiusura del centro e, dopo aver raccolto, lavato, e catalogato accuratamente tutti questi oggetti, li ha esposti nella galleria Deitch Projectsa Soho, a New York. La mostra è stata intitolata Laundromat poichè tutti gli indumenti, scarpe e coperte sono stati esposti in modo metodico, rigoroso e ordinato, ma senza alcun vezzo estetico, come se ci si trovasse in una vera lavanderia. I vestiti sono stati appesi ad appendini colorati, mentre le scarpe sono state allineate in file e divise per tipo; le pareti della galleria sono state invece decorate con fotografie scattate dallo stesso Ai Weiwei a Idolmeni e il pavimento è ricoperto da migliaia di estratti stampa. Lo scopo principale della mostra era quello di sensibilizzare sulla tematica dell’immigrazione e delle condizioni dei rifugiati nei campi profughi, che è stato pienamente raggiunto grazie a un’esposizione creativa e originale, ma allo stesso modo significativa e di grande impatto.
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