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  ospedale ed essere guarita, decide di chiamare i suoi genitori in Iran e li informa che presto sarebbe tornata a casa, ma senza che facciano domande sugli anni passati in Austria.
Tornata in Iran si deprime sempre più, perché trova il suo paese in condizioni peggiori di come lo aveva lasciato. Decide di sposarsi, ma la vita coniugale si rivela deludente, così come il ritorno nel Paese nativo. Di fronte all'evoluzione negativa, Marjane chiede il divorzio, lascia Teheran e si trasferisce a Parigi, lasciando i genitori e la nonna.
Il film ha attirato proteste dal governo iraniano. Anche prima del suo debutto al Festival di Cannes, l'organizzazione legata al governo Iran Cionnis Foundation ha inviato una lettera all'ambasciata francese a Teheran dicendo: "Quest'anno il Festival del cinema di Cannes, con un atto anticonvenzionale e non idoneo, ha selezionato un film sull'Iran che ha presentato una faccia irrealistica dei traguardi e dei risultati della gloriosa Rivoluzione islamica in alcune delle sue parti.
Nel giugno del 2007 il film è stato scartato dalla scaletta del Bangkok International Film Festival a seguito di pressioni provenienti dal governo iraniano. Il direttore del Festival Chattan Kunjara na Ayudhya ha dichiarato: "Sono stato invitato dall'ambasciata iraniana a discutere la questione ed abbiamo raggiunto entrambi un accordo comune sul fatto che sarebbe stato benefico per entrambi i paesi se il film non fosse stato proiettato" e "È un buon film in termini artistici, ma dobbiamo considerare altre questioni che potrebbero presentarsi qui.”
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