Page 116 - Bilancio ordinario.indd
P. 116

                114
RATTI S.p.A. | BILANCIO DI ESERCIZIO
utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Gli utili o le perdite derivanti dall’alienazione di un bene immateriale sono misurati come la di erenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati nel risultato d’esercizio al momento dell’alienazione.
Valutazione e misurazione degli immobili, impianti e macchinari
Gli immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico e sono esposti in bilancio al netto dei relativi ammor- tamenti e di eventuali perdite di valore accumulate.
In particolare il costo di un immobile, impianto o macchinario, acquistato da terzi o costruito in economia, è compren- sivo degli oneri di diretta attribuzione ed include tutti i costi necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per il quale è stato acquisito.
Il valore iscritto in bilancio comprende non solo i costi iniziali di acquisto o di costruzione dell’attività, ma anche quelli sostenuti successivamente per incrementare o sostituire parte degli stessi, purché si dimostri la loro capacità di incre- mentare il valore inizialmente stimato dei benefici economici attesi dall’utilizzo del bene. Le spese di manutenzione e riparazione, diverse da quelle incrementative sono rilevate nel risultato d’esercizio di competenza.
L’ammortamento è addebitato nel risultato d’esercizio a quote costanti in base alla vita utile stimata di ciascun ele- mento degli immobili, impianti e macchinari; il metodo dell’ammortamento dell’attrezzatura varia di stampa è corre- lato al grado di utilizzo.
La vita utile generalmente attribuita è la seguente:
- fabbricati:
- impianti e macchinari:
- attrezzature:
- mobili e macchine d’u cio: - automezzi:
- terreni:
da 40 a 50 anni; da 8 a 30 anni; in 4 anni;
in 5 anni;
da 4 a 5 anni;
non sono ammortizzati.
Il processo di ammortamento inizia quando l’elemento degli immobili, impianti e macchinari diviene disponibile per l’uso.
Il metodo, le vite utili ed i valori residui sono riesaminati alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se ne- cessario.
Inoltre le varie parti di un bene caratterizzate da un costo rilevante in rapporto al costo totale del bene vengono am- mortizzate distintamente qualora caratterizzate da una vita utile sostanzialmente disomogenea.
Gli utili o le perdite generati dalla cessione di un immobile, impianto o macchinario sono determinati come la di e- renza tra il corrispettivo netto dalla cessione e il valore contabile del bene, e sono rilevati nel risultato d’esercizio al momento dell’alienazione.
Leasing
I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono alla Società tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, sono capitalizzati alla data di inizio del leasing al valore equo del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni. I canoni sono ripartiti pro quota fra quota di capitale e quota interessi in modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati diretta- mente nel risultato d’esercizio.
I beni in leasing capitalizzati sono ammortizzati sul lasso temporale più breve fra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione, se non esiste la certezza ragionevole che la Società otterrà la proprietà del bene alla fine del contratto.
 








































































   114   115   116   117   118