Page 44 - Bilancio di sostenibilita' 2018 - gruppo Ratti
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  CAPITOLO 3 | La materia diventa creazione
 Ai fornitori viene richiesta la compilazione di un questionario di autovalutazione in cui il Legale Rappresentante della società dichiara di rispettare i principi della SA8000.
Le indicazioni fornite dagli enti certificatori,
a causa della carenza di norme/leggi a tutela dei lavoratori, anche con riguardo al lavoro minorile, sono quelle di contenere per quanto possibile l’utilizzo di fornitori provenienti dai Paesi: Bangladesh, Iran, Kenya, Guatemala, Honduras, Filippine, Venezuela, Laos, Bolivia, Vietnam, Pakistan. Ratti ha quindi limitato le attività di acquisto in tali Paesi, effettuando le opportune attività di verifica nel caso in cui le qualifiche del fornitore non siano sufficienti a garantire il rispetto delle buone pratiche di responsabilità sociale.
L’unico caso di rapporto di fornitura con fornitori appartenenti a un Paese a rischio è rappresentato
da due aziende pakistane per cui è stata valutata la rispondenza ai principi SA8000.
In relazione agli accordi commerciali significativi, Ratti richiede l’adesione del proprio Codice Etico, che contiene specifiche clausole inerenti i diritti umani.
Il volume maggiore degli acquisti viene effettuato da Ratti SpA, seguendo quindi le politiche e le procedure sopra descritte; per i pochi fornitori locali selezionati direttamente da Textrom Srl (Romania) il Gruppo pone attenzione al rispetto di tutte le normative locali in vigore.
L’unico caso di rapporto con fornitori appartenenti a un Paese a rischio
è rappresentato da due aziende pakistane per cui è stata valutata
la rispondenza ai principi SA8000
Al 31 dicembre 2018 il Gruppo Ratti conta 1.375 fornitori; di questi l’82,85% provenienti dall’Italia, il 9,88% da altri Paesi europei, il 5,52% dall’Asia, l’1,16% dal Nord America e lo 0,36% dall’Africa.
A conferma delle caratteristiche storico-culturali del Gruppo Ratti e del suo legame con il territorio su cui opera, è utile sottolineare che il 75,24%
del valore degli acquisti è effettuato presso fornitori italiani e di questi in particolare il 67,67%
è effettuato presso fornitori che hanno sede nelle province lombarde.
  Difendere il valore cardine della proprietà intellettuale
  Il Gruppo considera di primaria importanza il pieno rispetto della proprietà intellettuale e industriale, propria e appartenente ai propri clienti, come principio cardine della propria attività, in un contesto
di concorrenza leale e corretta, e richiede, di conseguenza, ai propri Fornitori di rispettare le leggi vigenti e le normative applicabili in materia. Il Gruppo si impegna a trattare con la dovuta riservatezza e proteggere le idee, i modelli, i disegni e altre forme di proprietà intellettuale sviluppate nell’ambito dell’attività lavorativa aziendale; non realizzare progetti e/o prodotti che possano risultare in violazione dei diritti
di proprietà intellettuale di terzi,
vietando espressamente ogni condotta volta all’alterazione, alla contraffazione, all’utilizzo illecito di marchi o segni distintivi e di disegni e modelli nazionali od esteri; non commercializzare prodotti con marchi o segni distintivi contraffatti e/o ingannevoli anche con riferimento all’origine, la provenienza o la
qualità del prodotto; non realizzare, commercializzare, diffondere o semplicemente utilizzare prodotti
già brevettati da terzi e sui quali
il Gruppo non possa vantare
diritto alcuno; vietare ogni abusiva diffusione, riproduzione, utilizzo, vendita di opere dell’ingegno con qualsiasi scopo e per qualsiasi utilizzo.
   Il regolamento REACH
Ratti richiede ai suoi fornitori la conformità al REACH per prodotti chimici e coloranti, articoli e lavorazioni. Tali richieste vengono inviate ad ogni aggiornamento della candidate list delle sostanze chimiche problematiche SVHC (Substances of Very High Concern) o ad ogni aggiornamento significativo
del REACH.
Il REACH (Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Restrizione delle sostanze chimiche) è un regolamento dell’Unione Europea che disciplina numerose sostanze
chimiche, con l’obiettivo di assicurare un maggiore livello di protezione della salute umana e dell’ambiente.
Attraverso il REACH è possibile ottenere informazioni riguardanti proprietà pericolose dei prodotti, i rischi connessi all’esposizione e le misure di sicurezza da applicare. Secondo questo regolamento, per poter produrre, importare o immettere sul mercato le sostanze chimiche, i produttori e gli importatori sono obbligati a raccogliere le informazioni sulle proprietà delle sostanze, affinché siano poi gestite in
sicurezza, trasmettendole poi all’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA). Tali obblighi coinvolgono in primis
i produttori e gli importatori di sostanze
in quantitativi pari o superiori
a 1 tonnellata/anno, poi gli utilizzatori
a valle di sostanze nonché i produttori
e gli importatori di articoli che operano nello spazio economico europeo.
Tutte le sostanze chimiche utilizzate in produzione sono acquistate da Ratti SpA anche per la controllata Textrom.
Non è invece previsto l’utilizzo di tali sostanze nelle attività di Creomoda.
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