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Viola odorata, V. alba, V. suavis - Violaceae
Viola mammola, Viola odorosa, Mammola, Mammoletta, Viola maura, Zoppina, Viola zopa, Viola zotta, Vioela campagnola, Viola di jardinu, Viola di S. Giuseppe, Fior de San Bastian, Fior de Zennar, Vivuola a ciochette, Ciocchette, Violacea, Viuvetta, Violitta, Vioritta, Biola, Viole, Vijole, Roseviole, Bascu, Balco (V. odorata); Vioela bianca, Viola da morto, Viuvetta gianca (V. alba); Viola soave (V. suavis)
Fiorisce all’ombra, ed è simbolo di modestia, riserbo, innocenza e fedeltà. Il suo nome deri- verebbe dal latino vieri, legato, flessuoso. Sembra che nell’antica Grecia pre-agricola possa aver rappresentato una pianta alimentare importante. Il suo colore la associa al lutto, ma anche alla rinascita: le violette nascerebbero dal sangue versato da Adone e da quello di At- tis, un altro bel giovane oggetto di desiderio. In greco il loro nome è Ion, che significherebbe “scuro”, in riferimento alla tonalità dei loro petali, ma anche alla ninfa Io, amante di Zeus
che egli tramutò in giovenca per salvarla dall’ira di sua moglie, facendo poi nascere violette dalle sue lacrime affinché potesse cibarsene. Nell’anti- chità gli ateniesi furono “cinti di viole” nei versi di Ari- stofane per i colori assunti dai monti che circondano la città al tramonto. Avevano eletto il fiore a simbolo di Atene e ne facevano ampio uso nelle cerimonie. Infine sembra che l’antro di Calipso, la ninfa che attirò Odisseo ten- tando di renderlo immortale, fosse circondato di violette. In un cer- to senso il sangue, il desio e le sofferenze dei morta- li, raccolti in seno alla Terra vengono sublimati dalla violetta e trasformati in una nuova, promettente pri- mavera. Così la pianta rappresenta un rovesciamento di prospettiva, dal lutto al ciclo eterno ed immortale della vita. I suoi vapori si diceva allontanassero lo spet- tro del morto dalla stanza in cui era esposto il suo corpo. La violetta ha poteri curativi ispirati alle virtù femminili dell’acqua: è sudorifera, depurativa, diuretica, lassati- va, emolliente e antinfiammatoria, concilia il sonno. Ma è anche catartica poiché aiuta ad espellere le tossine ed a espettorare, e ai tempi degli antichi romani veniva usata per decorare i banchetti e dare sollievo ai commensali che avesse- ro esagerato nel bere. Nell’800 poi fu il fiore d’elezione dell’a- ristocrazia Europea, che arrivò ad acquistarne circa 6 milio-
Violetta CHI È
 




























































































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