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PRIMO PIANO
L’ITALIANO MARTEDÌ 5 MARZO 2019
                       Startup, boom di operazioni in Italia: oltre 600 milioni di investimenti (+157%)
MILANO - Tra sovranismi e protezionismi commerciali, la rete di giovani società italiane che va generalmente sotto il cappello di startup cresce e attrae attenzioni (e soprattutto denari) dall'estero. Mentre il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, lancia da Torino il Fondo per l'Innovazione, ScaleIt fa la radiografia alle operazioni di Venture capital (VC) in Italia. Dopo la legge di Bilancio, il nuovo Fondo agirà da cabina di regia unica per gestire il potenzialmento delle società innovative in Italia. Allo scopo, è previsto il passaggio del 70 per cento di Invitalia Ventures nelle mani solide della Cassa depositi e prestiti, che apporterà risorse proprie e orchestrerà l'erogazione di denari: 1 miliardo, ha assicurato Di Maio, at- tingendo dai dividendi delle partecipate e dai Pir - i piani individuali di risparmio. "Magari sembrerà un tema di nicchia, ma il tema degli investimenti in tecnologia è fondamentale", ha datto dal capoluogo piemontese il titolare del Mise. "Oggi è il primo atto, tutto girerà intorno a questo tema. Sarà al centro delle politiche del futuro". Intanto emerge, dai dati di Sca- leIt, che il 2018 si è chiuso con un boom di investimenti VC su aziende italiane. Numeri che però non devono ingannare se messi a confronto con quanto avviene in alcune regioni d'Europa, per non parlare degli Stati Uniti. ScaleIt, la piattaforma che mette in collegamento le società con gli investitori anche con un evento annuale dedicato, considera "italiane" le società che hanno qui il quartier generale, oppure l'hanno fuori dai confini nazionali ma sono state fondate da italiani e hanno nel Belpaese una sede operativa rilevante.
Il governatore del Lazio, nel suo nuovo ruolo, ha avuto già le prime scintille con l'altro vicepremier, Salvini
Zingaretti, prima tappa a Torino per incontrare Chiamparino
Risponde il capogruppo dei senatori dem, Marcucci: “Votino nostra legge già depositata”
In piazza Castello, sotto il Palazzo della Regione, ad accogliere il segretario sono accorsi numerosi attivisti e militanti del Pd, con bandiere europee e striscioni «Sì Tav»
CasoConsip, il Csm censuraWoodcock. AssoltaCarrano
ROMA - La sezione disciplinare del CSM ha condannato il PM di Napoli Henry John Woodcock alla san- zione della censura, mentre ha assolto la collega Celestina Car- rano nell'ambito del procedimento sul caso Consip. Il 'tribunale delle toghe' ha 'con- dannato' Woodcock soltanto per il capo di incolpazione relativo ai 'virgolettati' sul caso Consip contenuti in un articolo di 'Re- pubblica' dell'aprile 2017: secondo la pro- cura generale della Cassazione, questi avrebbero rappresen- tato una "grave scor- rettezza" nei confronti sia dell'allora procura- tore facente funzioni Nunzio Fragliasso, sia dei pm della Capitale titolari del filone ro- mano dell'indagine Consip. La sezione di- sciplinare ha ritenuto Woodcock responsa- bile del solo addebito della "scorrettezza" nei riguardi di Fra- gliasso, escludendola invece nei confronti dei pm di Roma.
       DALLA REDAZIONE
TORINO - Un augurio di buon lavoro e un segnale di attenzione. Il vicepremier M5S Luigi Di Maio, in una dichiarazione all'Ansa, ri- volge il suo primo messag- gio al neoeletto segretario Pd parlando di un tema con- creto, il salario minimo: "Zingaretti? Il mio bocca al lupo. Il M5S fra pochi giorni porta in Parlamento una misura che introduce ed estende il salario minimo a tutte le categorie di lavora- tori. Una battaglia di tutti e sul tema mi auguro di ve- dere un'ampia convergenza parlamentare, a partire pro- prio da Zingaretti". Dal Mo- vimento già ieri era arrivato il saluto del presidente della Camera, Roberto Fico, quando era ancora in pieno svolgimento lo scrutinio. Risponde il capogruppo dei senatori dem. "Di Maio è sempre sbadato - replica An- drea Marcucci - è il M5S che, se vuole, potrà votare il disegno di legge sul salario minimo che nel maggio scorso ha presentato il no- stro collega Mauro Laus. Vi- sta la disattenzione del vice- premier, ne consegnerò su- bito una copia al capo- gruppo M5S Stefano Patua- nelli, affinché possano deci- dere di approvare il nostro testo". "Si tratta di una mi- sura che verrebbe incontro
ai circa due milioni di lavo- ratori che in Italia non hanno un contratto collet- tivo di riferimento - ag- giunge la capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Debora Serrac- chiani - e agli oltre 2,5 mi- lioni che possono essere considerati lavoratori poveri proprio per gli stipendi. Stiamo parlando di lavora- tori poveri che anche il red- dito di cittadinanza esclude- rebbe da qualsiasi tipo di aiuto pubblico e che rice- vono salari al di sotto dei minimi stabiliti dalla con- trattazione. Se quella del M5s è una iniziativa legisla- tiva seria e non la solita campagna propagandistica, troverà sempre pronto il Pd nella difesa degli interessi
delle categorie più deboli". Diverso il tono dell'altro vi- cepremier, il leghista Matteo Salvini, che già ieri aveva augurato buon lavoro al nuovo segretario, parlando però di un Pd al minimo sto- rico. Tanto da beccarsi la pronta replica di Zingaretti: "Si vede che gli rode, non si aspettava due milioni ai ga- zebo".
Oggi Salvini se la prende anche con Matteo Orfini: "Non sono geloso. A Orfini gli lascio i suoi numeri e mi tengo i miei voti", ha dichia- rato replicando al Presidente del Pd, che ha detto che la Lega "se li sogna i numeri del Pd". Come prima mossa Zingaretti ha scelto di an- dare in Piemonte, per incon- trare il governatore della
Regione Chiamparino e af- frontare il nodo Tav. Scelta che non è piaciuta a Nicola Fratoianni di Leu. "A Nicola Zingaretti il nostro in bocca al lupo e i nostri auguri. Credo che ne abbia bisogno. Innanzitutto quando c'è par- tecipazione è sempre un fatto positivo". Poi ag- giunge: "Se devo guardare ai primi segni, il fatto che la prima mossa riguardi la Tav non mi pare un'eccellente notizia". Segnali di apertura arrivano dal sindaco di Parma, Federico Pizzarotti: "Sarà certamente un interlo- cutore importante per tutto il centrosinistra. Quella di ieri, così come la folla che sabato ha riempito la piazza a Milano per dire no al raz- zismo, è stata comunque una giornata di democrazia e partecipazione, simbolo di un'Italia che non vuole ar- rendersi alla politica dei sel- fie e di denigrazione dell'av- versario", dice in un comu- nicato Italia in comune. E poi i Verdi: "Il segretario del pd ha dedicato la sua vit- toria a Greta Thunberg (ndr, la ragazza svedese che si batte per la salvezza del pia- neta), ma lei ha posto alcune richieste chiare, la cui più importante è: rispettare gli accordi di Parigi e il rap- porto dell'Ipcc per limitare il riscaldamento globale. Vuole realmente una svolta ecologista?"
 Il ministero di Salvini? Tanta comunicazione. Di Maio? I suoi staff superano il milione di euro. Tra riciclati e nuove nomine, ecco chi lavora gomito a gomito con i ministri
Sette milioni di euro, quanto costa il governo del cambiamento in consulenti e collaboratori
 ROMA - Alla fine, il governo del cambiamento, non ha cambiato poi molto. Almeno dal punto di vista della spesa ministeriale. Consulenti e collaboratori dell’esecutivo Conte costano in totale qualcosa come 7 milioni di euro. Cifra non molto distante dagli 8 milioni del precedente governo Gentiloni. All’appello, però, manca l’intero staff del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli il quale, seppur esponente del M5S grande sostenitore della trasparenza, a nove mesi dall’insediamento è l’unico ministro a non avere un
elenco facilmente accessibile di consulenti e collaboratori con relativi emolumenti.
Ci sono però anche ministeri con collaboratori che navigano in zone grigie più che trasparenti. Professionisti il cui compenso verrà individuato in un secondo tempo con apposito atto amministrativo (mai arrivato o mai pubblicato), consulenti per cui è indicato il trattamento fondamentale ma manca quello accessorio, compensi attribuiti genericamente ad altri settori della pubblica amministrazione senza che ne sia indicato
l’ammontare. Insomma, a volte il palazzo di vetro appare piuttosto opaco.
Chi sono questi collaboratori dei ministri e come vengono scelti? Il loro curriculum è adatto al livello di competenza che viene loro richiesto per il ruolo che ricoprono? E come è possibile che ci siano ministeri che spendono più in comunicazione che in altri settori utili a far funzionare un ente complesso come un ministero? Abbiamo fatto un’analisi nel dettaglio. La prima puntata è dedicata ai due vicepremier vera anima
dell’attuale governo: Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
Con il loro leader Matteo Salvini al Viminale, Luca Morisi e Andrea Paganella hanno dismesso i panni di imprenditori per indossare quelli di funzionari pubblici: il primo è consigliere strategico per la comunicazione mentre il secondo è capo della segreteria e della segreteria particolare del ministro.
Salvini ha scoperto Morisi all’epoca della sua nomina a segretario della Lega, a dicembre 2013, e non avendo idea delle potenzialità del web.
CRONACA







































































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