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PRIMO PIANO
La vita va avanti. Insieme ce la faremo
Dobbiamo richiamarci alle nostre eccellenze per riassaporare con gusto quei “Piaceri d’Italia”, che sono il volano di economia ed esistenza.
Così recita il “mantra” che da vari mesi sta accompagnando ogni gesto ed istante della nostra vita, privata e sociale.
Ebbene, dopo aver provato sulla nostra pelle
le bruciature e le paure connesse con l’avvento di un nemico mortale, “il Coronavirus”, abbiamo voluto onorare quel richiamo e quell’auspicio, ed eccoci qui, pronti a riprendere il filo interrotto del nostro racconto editoriale, un racconto, per fortuna, fatto di bontà enogastronomiche e di bellezze artistiche che hanno sempre posto il nostro Paese in cima
alla considerazione e alle preferenze del mondo intero.
Certo, timori e difficoltà non sono spariti, anzi,
dopo l’emergenza “virus” ora dobbiamo affrontare una congiuntura economica da far tremare i polsi che ha, come presupposto di fondo, quello della perdita di ogni certezza, come dimostra chiaramente anche l’azione di chi ci governa, alle prese con dubbi strutturali che ne rallentano ogni iniziativa per risollevarci. Ma, come si dice, la
vita va avanti e ora noi, e il nostro Paese, dobbiamo riappropriarci della volontà di inoltrarci nel difficile compito di risalire una china fin troppo scoscesa per i nostri delicati e malfermi equilibri, nella speranza di poter reggere econseguire almeno l’obbiettivo di affrancarci
dai timori che ci attanagliano e riprendere un po’ di coraggio e di respiro. Date queste premesse, come già avemmo occasione di affermare più volte, non sembra esserci occasione più “ghiotta” e propizia che buttarci, letteralmente, sul cibo, quel cibo che può aiutarci
ad allargare e consolidare gli orizzonti creativi d’una tradizione italiana, quella culinaria, ricchissima e straordinaria!
Ecco, quello di richiamarci alle nostre eccellenze, può dare peso e valore allo zoccolo duro costituito dalle nostre
più sane e apprezzate tradizioni enogastronomiche,
che sono anche l’opportunità di fare “quadrato”, magari mettendoci seduti attorno ad una tavola apparecchiata, per assaporare quei “Piaceri d’Italia” e quel gusto che sono il volano stesso dell’esistenza, oltre che dell’economia. E ricordiamo sempre: “il bello e il buono” ci salveranno!
Giugno/Luglio 2020 3