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SPECIALE MONDIAL
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30 MARZO-APRILE 2018 / TRE3UNO3
San Francisco (STATI UNITI), 28 giugno 1994
DI Salenko
leg Salenko fu uno dei pochis- simi che non rinunciarono a farsi chia- mare sovietici anche dopo la dissoluzione dell'Urss. Giocò
con tre nazionali: l'Unione Sovietica a livel- lo giovanile, l'Ucraina e la Russia, che fu la sua scelta definitiva, quella che gli permise di stabilire un'impresa indimenticabile.
Venne convocato per il Mondiale negli Stati Uniti del 1994. Partì da riserva contro il Brasile, mentre fu titolare e segnò un ri- gore nella sconfitta contro la Svezia.
La Russia trovò il Camerun nella terza sfida del girone a San Francisco, ma il ri- sultato della partita sarebbe stato inutile: dal girone sarebbe uscita una delle due peggiori terze eliminate dal Mondiale.
La Russia schierò otto riserve, ma confermò Salenko tra i titolari. Tra i calcia- tori del Camerun c'era anche Roger Milla, che in quella sfida, a 42 anni e 39 giorni, divenne il più anziano marcatore della sto- ria dei Mondiali. Ma il protagonista, quel giorno, fu Salenko.
Attaccante del Logroñés, in Spagna, Salenko riuscì
a segnare cinque dei sei gol della Russia al Camerun, diventando il primo e unico a realizzarne così tanti in una sola partita di un Mondiale.
La sua gloria, però, si fermò a quel re- cord eterno e al titolo di capocannoniere del torneo insieme a Stoichkov. Un altro primato, perché nessuno prima di lui aveva ottenuto il maggior numero di realizzazioni in un Mondiale Under 20, come avvenne nel 1989, e in un Mondiale per nazionali maggiori, e nessuno fu capocannoniere giocando per una squadra eliminata nella fase a gruppi.
Dopo un paio di esperienze negative al Valencia e ai Rangers, Salenko subì un grave infortunio a un ginocchio nel 1997. Fu la fine della sua carriera, a soli 28 anni, nonostante il tentativo di rianimarla al Córdoba e al Pogoń Szczecin, squadre in cui giocò pochissimo.
Tornò in Ucraina dove fu commenta- tore del Mondiale 2002 e allenatore della nazionale di beach soccer.
Dopo la partita dei record non indos- sò mai più la maglia della Russia. Ma il 28 giugno del 1994 fu protagonista di un rac- conto che non si dissolverà mai.