Page 11 - Arthur cona Doyle
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visible. The dog’s jaw, as shown in the space between these marks, is too broad in my opinion for a terrier and not broad enough for a masti . It may have been—yes, by Jove, it is a curly- haired spaniel.’
He had risen and paced the room as he spoke. Now he halted in the recess of the window. ere was such a ring of conviction in his voice that I glanced up in surprise. ‘My dear fellow, how can you possibly be so sure of that?’
‘For the very simple reason that I see the dog himself on our very door-step, and there is the ring of its owner. Don’t move, I beg you, Watson. He is a professional brother of yours, and your presence may be of assistance to me. Now is the dramatic moment of fate, Watson, when you hear a step upon the stair which is walking into your life, and you know not whether for good or ill. What does Dr. James Mortimer, the man of science, ask of Sherlock Holmes, the specialist in crime? Come in!’
IL MASTINO DEI BASKERVILLES
Il brano seguente, tratto dal Mastino dei Baskerville di Arthur Conan Doyle, presenta il suo personaggio più noto, il detective Sherlock Holmes, assistito dal suo amicoil Dottor Watson. Nel capitolo di apertura i due stanno esaminando il bastone da passeggio dimenticato la sera prima da un visitatore. Nel brano Holmes mostra i suoi incredibili poteri di osservazione e deduzione allo stupefatto Watson. Holmes spesso si diverte a chiedere a Watson di trarre delle deduzioni per primo per poi impressionarlo con le sue osservazioni.
Sherlock Holmes, che solitamente si alzava molto tardi alla mattina -tranne i molto frequenti casi in cui rimaneva in piedi tutta la notte -era seduto al tavolo della prima colazione. Io mi ero chinato sulla stuoia distesa accanto al caminetto e avevo raccolto il bastone da passeggio dimenticato dal nostro ospite della sera prima. Era un bellissimo esemplare di solido legno, dall'impugnatura a bulbo del tipo noto col nome di "Penang lawyer". Proprio al disotto del pomo c’era una gros- sa striscia d'argento, larga quasi un pollice. Vi era inciso sopra: "A James Mortimer, M.R.C.S., da parte dei suoi amici del C.C.H.", con data "1884". Era proprio il tipo di bastone da passeggio che sono soliti portare i medici di famiglia all'antica: era dignitoso, massiccio, ispirava fiducia.
-Dunque, Watson, le che cosa dice? Holmes sedeva di spalle e non riuscivo perciò a capire come avesse fatto ad accorgersi dei miei movimenti.
-Come diavolo ha potuto capire quello che stavo facendo? Scommetto che lei ha gli occhi anche sulla nuca!-Ho perlomeno una bella caffettiera d'argento lustro proprio di fronte a me -mi rispose.