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Edoardo Mosti
Edoardo Mosti svolge una ricerca artistica legata all’uso delle lettere come soggetti
reali o ideali nature mai morte che vanno a comporre situazioni metaforiche, che si
combinano con la realtà.
Scrive nei suoi quadri, racconti fitti di riprese alfabetiche....che ci riportano alla
memoria strutture culturali e filosofiche ancorate alle origini della nostra storia, forse
ancor più oltre della nostra comprensione mnemonica.
Da sempre l’alfabetismo ed anche la numerologia venivano accostati alla sacralità...
attraverso la loro conoscenza ed uso si si cercava e si riusciva a comprendere
l’ordine delle cose e le leggi del cosmo con una finzione ordinatrice, energizzante ed
armonizzante del mondo e della materia vivente.
Dagli antichi Ebrei fino ai giorni nostri la numerologia mai distante dalle forme
alfabetiche si combina con una ricerca esistenziale attraverso la Kabbalah, studio non
consentito a tutti ma solo a persone dotate di forze intellettuali notevoli.
Il nostro giovane pittore trova probabilmente con l’uso di queste simbologie, la via più
breve per combinare il messaggio artistico al rispetto del simbolo stesso... lettere che
ci guidano in percorsi tonali graduali e coraggiosi, con ritmi di presentazione assai
frenetici ma giustamente motivati, in cui il simbolo diventa soggetto gradito .
Il gioco della loro disposizione porta alla nostra vista un armonia anche materica non
solo cromatica ma rilassante con il mistero in esse contenuto.
L’origine di questi tratti, la libertà nelle sovrapposizioni, la confusione presentata altro
non è che la predisposizione, anche ordinata, di innumerevoli concetti liberamente
espressi ma forse anche riferimenti criptati di storie intimamente nascoste.
La bellezza della distribuzione materica di cui Edoardo è abile esecutore, ma sopratutto
quella cromatica arricchisce il senso pittorico di questi lavori, una libertà di ricerca che
abbina materiali diversi, ornati di segni variegati, mai casualmente distribuiti e forse
da interpretare come linguaggio ancestrale.
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