Page 146 - terra_di_versilia
P. 146

Edoardo Mosti




                  Edoardo Mosti  svolge una ricerca artistica legata all’uso delle lettere come soggetti
                  reali o ideali nature mai morte che vanno a comporre situazioni metaforiche, che si
                  combinano con la realtà.
                  Scrive  nei  suoi  quadri,  racconti  fitti  di    riprese  alfabetiche....che  ci  riportano  alla
                  memoria  strutture culturali e filosofiche ancorate alle origini della nostra storia, forse
                  ancor più oltre  della nostra comprensione mnemonica.
                  Da sempre l’alfabetismo ed anche la numerologia venivano accostati alla sacralità...
                  attraverso la loro conoscenza  ed  uso  si   si  cercava  e si  riusciva  a comprendere
                  l’ordine delle cose e le leggi del cosmo con  una finzione ordinatrice, energizzante ed
                  armonizzante del mondo e della materia vivente.
                  Dagli  antichi  Ebrei  fino  ai  giorni  nostri  la  numerologia  mai  distante  dalle  forme
                  alfabetiche si combina con una ricerca esistenziale attraverso la Kabbalah, studio non
                  consentito a tutti ma solo a persone dotate di forze intellettuali notevoli.
                  Il nostro giovane pittore trova probabilmente con l’uso di queste simbologie, la via più
                  breve per combinare il messaggio artistico al rispetto del simbolo stesso... lettere che
                  ci guidano in percorsi tonali graduali e coraggiosi, con  ritmi di presentazione assai
                  frenetici ma giustamente motivati, in cui il simbolo diventa soggetto gradito .
                  Il gioco della loro disposizione porta alla nostra vista un armonia anche materica non
                  solo cromatica ma  rilassante con il mistero in esse contenuto.
                  L’origine di questi tratti, la libertà nelle sovrapposizioni, la confusione  presentata altro
                  non è che la predisposizione, anche ordinata, di innumerevoli concetti liberamente
                  espressi ma forse anche riferimenti criptati di storie intimamente nascoste.
                  La bellezza della distribuzione materica di cui Edoardo è abile esecutore, ma sopratutto
                  quella cromatica arricchisce il senso pittorico di questi lavori, una libertà di ricerca che
                  abbina materiali diversi, ornati di segni variegati, mai casualmente distribuiti e forse
                  da interpretare come linguaggio ancestrale.







                                                              146
   141   142   143   144   145   146   147   148   149   150   151