Page 7 - L'INVENZIONE DEL BUIO
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Io - Ti sei perso?
Lui - No, non credo.
Io - Non mi sembra di averti mai visto da queste parti.
Lui - Arrivo da un altro mondo, sebbene non sia la prima
volta che vengo sulla Terra, se è quello che vuoi sapere.
Io - Bella idea, tornare proprio ora! Hai visto come siamo
ridotti?
Lui - Anche da noi c’è stata la Catastrofe. D’altronde credo di
essere qui per questo…
Io - Che vuoi dire?
Lui - Non saprei di preciso. Non riesco a vederci chiaro
nemmeno io. Per noi la Terra ha sempre rappresentato
una specie di libro di storia. Forse mi hanno spedito qui
per cercare di capire che cosa è successo.
Io - Rovistando tra cumuli di macerie?
Lui - Sotto ogni pietra millenaria giace un racconto di
fantascienza.
Io - Non ti seguo.
Lui - Voglio dire, ma certo, la soluzione potrebbe trovarsi
proprio qui, tra le più antiche rovine dell’universo: se
riusciremo a darci un nuovo appuntamento nel passato,
allora le porte del futuro torneranno ad aprirsi.
Io - Capisco, cioè… all’incirca. Comunque se vuoi posso
darti una mano. Tanto non ho di meglio da fare. Prima
però immagino che vorrai riposare un po’. Il viaggio
dev’essere stato lungo.
Lui - Sì, ho gli occhi stanchi. Che cos’è quella sagoma?
Io - Sembra una vecchia chiesa. Potremmo rifugiarci lì
dentro per la notte, che ne dici?
Lui - Andiamoci subito.
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