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Come una lettera e come una preghiera: per l'Italia, per il mondo, per tutti...
CARO AMICO, TI SCRIVO
(FRA VECCHIO E NUOVO ANNO)
DANIELE MENCARELLI
Caro Amico. ti scrivo. A cavallo tra za pace, azzurro e verde,
vecchio e nuovo anno. quando meraviglioso, che stiamo poco a poco
malinconia per il passato e speranza di distruggendo. Senza troppi disturbi,
futuro sono duellanti al centro del cuore. pensiona tutti i capi di governo che
Ti scrivo per affidarti tutti quelli che amo, brandiscono l’economia come un'arma
dai più anziani ai nuovi, portaci tutti verso gli altri, che hanno soffocato
nell'anno che nasce nel palmo della l'umanità dietro un pronome, e
tua mano, come hai sempre fatto, l'unico che conti è "io" o "noi", e che
anche quando i miei occhi non gli altri affoghino pure nella loro
riuscivano a trovarti. Dacci bene a sofferenza. Riaccendi nel cuore di tutti
dismisura, e male per apprezzare fino in la carità, soffia nel petto di ognuno la
fondo tutto il bene, portaci lacrime agli fratellanza, fa che ogni gesto nei
occhi, sorrisi a non finire, amicizia per confronti di un bambino sia fatto
quanto possono questa braccia. come fosse figlio nostro. E, cosa più im-
Ma, visto che ci sei, non fermarti. Aiu- portante, cancella dal vocabolario la
taci a raddrizzare questo Paese, fallo parola guerra, e povertà, e
diventare un luogo dove vivere abbandono e solitudine. Parole dure
normalmente, perché non si chiedono da vivere. Fa che le grandi potenze
le cose straordinarie, ma solo economiche, le multinazionali;
normalità, rasserena gli animi incattiviti, riconoscano un primato più grande del
riaccendi la speranza. Che ognuno profitto. Il primato dell'umanità,
lavori per sé e per gli altri con la perché ogni individuo vale l'universo.
stessa passione, dal politico al intero e nessuno deve rimanere
carabiniere, dal muratore allo indietro.
scienziato. Una nuova alleanza per un Caro Amico, ti scrivo. So di compiere
novo Paese, dove nessuno strepita, con queste parole un ingiustizia vec-
dove la violenza verbale e fisica non è chia quanto il mondo, quanto l'uomo.
accettata e nessuno vuole prevalere Perché chiedo a te quello che io e
sull'altro in virtù di un'appartenenza, o ogni altro mio simile non riusciamo a
un colore, o una religione. Visto che ci fare, per incapacità o interesse,
sei, aiutaci a ritornare costruttori di perché fa comodo dare a te ogni
bellezza. Un Paese con nuovi compito gravoso e attendere da te
palazzi e chiese, nuovi monumenti, quello che per logica spetterebbe a
che accolga e invogli ogni forma noi, perché altrimenti a cos'altro
d'arte, che tuteli qualsiasi espressione servirebbe la nostra opera? La nostra
umana, un Paese rispettoso di tutto il libertà di scegliere tra il bene e il
passato, ma slanciato verso il novo, male?
dove ogni sfida è possibile e Spetta a noi questo novo anno da vi-
l’entusiasmo contagioso. vere, siamo· noi quelli chiamati a mi-
So per certo di non chiederti troppo. gliorare il corso degli eventi, senza sca-
Conoscendo la forza del tuo cuore, ti ricare sugli altri tutto il lavoro, gli in-
chiedo di non fermarti al mio Paese, a successi.
questo palmo di terra a forma di stiva- A te, caro Amico, chiedo questo: dam-
le. Dai una mano a questo mondo sen- mi la forza per essere uomo, e
padre, fratello di ogni altro uomo su
questo mondo. Solo questo ti chiedo.
Mio amico. Mio Dio.
@ RIPROOUZKlNE "ISERVATA