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l’Harmonia infranta. Per incominciare a comprendere la forza che può produrre il
suono, iniziamo da un esperimento che ognuno di noi può realizzare in casa. Basta
avere una colonnina di vetro ad es. di circa 60 centimetri d’altezza e 12 di diametro,
contenente acqua e polvere di ferro. Disponiamola su una chitarra all’altezza del foro
della cassa armonica, e percuotiamo energicamente le corde. A quel punto, si vedrà la
polvere di ferro salire verso la superficie dell’acqua. La forza propulsiva dell’energia
fonica investe con il suo forte flusso il leggero livello vibrazionale del ferro.
Quest’ultimo genera per risonanza una corrente che, accordandosi con il livello
vibratorio dell’acqua, spinge la polvere di ferro verso la superficie della colonna.
Queste sono alcune delle proprietà antigravitazionali e propulsive del suono a basse
frequenze. Ma vediamo che cosa può succede con vibrazioni elevatissime. Prima,
pero, facciamo alcune considerazioni sull’essenza della gravita. Può sembrare strano,
ma fino ad oggi nessuno scienziato, da Newton ad Einstein, da Heisenberg a Capra e
mai riuscito a comprendere la costituzione della forza gravitazionale. Newton sul
finire del 1600 ne espresse la formula in termini matematici allora non esistenti, ma la
sua radice mistica ed esoterica gli permise di avvicinarsi alla vera causa dell’energia
che tiene unite tutte le cose del Mondo. Due astri si attraggono con una forza
direttamente proporzionale alle loro masse - Mm - e in modo inversamente
proporzionale al quadrato della loro distanza r2. La formula di Newton e F = G x
Mm/r2, ove G e una costante universale. A questo punto bisogna tornare ancora più
indietro nel tempo ed esaminare le antiche visioni sulla creazione dell’Universo.
Come modello d’indagine per la produzione di energia pulita ed illimitata, derivata
dalle caratteristiche vibratorie del Cosmo, riportiamo alcune riflessioni ed
esperimenti realizzati da John Worrell Keely sul finire del XIX secolo. L’idea di base e
in chiave musicale e si basa sul principio della risonanza. Questo lo porto a
considerare la stessa energia elettrica come la risultante delle subarmoniche che
provocano i modelli di diversa tensione del flusso ondulatorio. La conduttività stessa
del mezzo, per essere ottimale, deve essere in risonanza con le armoniche generatrici.
Colonna di vetro contenente polvere di ferro immersa nell’acqua 28 Fig. 16: John
Worrell Keely e la Teoria della Musica come simbolo di energia primaria del Cosmo
In Musica questo e un concetto elementare. I principi comuni di risonanza tra corda e
cassa armonica determina lo stato ottimale della produzione del suono. Lo stesso si
verifica tra la trasmissione dell’elettricita e il mezzo che la trasporta. Esso deve
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