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Di indizi di una possibile fallacia di questa teoria è (letteralmente) pieno il mondo, ma
               la stragrande maggioranza  di queste prove sono costruzioni in pietra, che ha si il
               vantaggio di “viaggiare attraverso i tempi”, fornendoci testimonianza dell'avanzato
               grado  di cultura e/o  conoscenza dei nostri ante-antenati, ma che ha  un limite ben
               preciso: non la si puo’ datare con precisione.

               E così la “storia,  non le fantasie”,  ha sempre potuto liquidare questi indizi,
               riportando le date di costruzione a quando l’evoluzione  umana possedeva, almeno
               parzialmente, gli  strumenti  e/o il  grado di  cultura  adeguati alla  loro  complessità  e
               difficoltà di realizzazione.

               Da tempo sempre più persone ritengono questi “adattamenti temporali” delle vere e
               proprie forzature, che sfidano non solo la logica, ma a volte la stessa scienza. Ma per
               gli archeologi gli indizi, le deduzioni, le intuizioni o le vere e proprie anomalie non
               sono mai state sufficienti ad affrontare una possibile realtà ben diversa da quella da
               loro costruita. Chi  ha visitato di persona Tiwanaku, per esempio, può raccontare
               l’impressione di estrema vecchiaia che trasmettono i megaliti. Ma la Storia ci dice che
               prima del 2.000 A.C. non potevano esistere in zona popolazioni con la cultura e le
               capacità sufficienti ad edificare certe meraviglie, e quindi “Tiwanaku ha al massimo
               4000 anni di età”.

               Con Gobekli Tepe, però, da ora e per sempre cambia tutto. Da oggi, infatti, parlare di
               civilizzazioni umane di 12000 anni fa …

               … non sarà più considerata un’eresia. …..anzi, saranno gli stessi archeologi ( e non
               solo loro...) a dover cambiare molte "interpretazioni” che, sino a prima della scoperta
               in Turchia, sono state invece considerate prove scientifiche.

               E non è un caso il silenzio che ancora permane sulla più importante scoperta
               archeologica della nostra storia, dato che rivoluzionerà non solo l’archeologia, ma
               anche diverse altre discipline e la nostra stessa concezione della civiltà.

               Ma cosa rende questo sito archeologico unico, e lo proietta direttamente nel regno ai
               confini fra lo straordinario ed il fantastico, nella visione "ortodossa" della scienza?

               E’ presto detto: la datazione al radiocarbonio di reperti fossili ritrovati nel luogo, la
               quale ci dice, aldilà  di ogni ragionevole  dubbio, che il complesso è stato edificato
               12.000 anni fa, forse anche 13.000 anni. Ciò significa che è stato costruito intorno al
               10.000 a.C.

               EROSIONE DELLE CAVERNE
               Convenzionali geologi sostengono che l'acqua scolpisce l'interno delle grotte per oltre
               eoni di tempo. Potrebbe l'energia elettrica formare alcune di esse in un istante?






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