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CAPITOLO XXXV: IL PRINCIPIO CABALISTICO DELL’EQUILIBRIO
Affinché la vita possa sussistere, ci deve essere sia calore che freddo. Una eccessiva
esposizione al calore e alla luce produce cancro nei tessuti organici(ma in quelli vivi),
mentre in tessuti organici morti produce rapida putrefazione e decadimento. Il freddo
d’altra parte mantiene, consolida e arresta la disintegrazione. Per questa ragione il
cibo può essere conservato solo applicando il caldo. Con la temperatura di +4°C.
Così il freddo è importante per la vita come il calore. L’uomo deve trovare il giusto
mezzo tra i due per poter realizzare le migliori condizioni per lo suo sviluppo e
propagazione. Tutti i movimenti meccanici sono il risultato di attrazione e repulsione.
Comunque il fattore dominante che regola il movimento non è il componente della
pressione, come viene ipotizzato dalla nostra intera tecnologia del fuoco del la
pressione del vapore, idraulica, energia elettrica, pressione del gas, fissione atomica
etc., ma la componente dell’aspirazione è stata completamente trascurata dalla nostra
tecnologia e non considerata nella meccanica. Il finale tragico della nostra cultura e
civiltà è pertanto inevitabile, a meno che il nuovo tipo di energia che può essere
prodotto attraverso l’aspirazione possa essere utilizzata in forma di implosione e
concentrazione per scopi industriali.
E’ la seconda e più alta fase. La forza centripeta genera forze magnetiche, vale a dire
che ciò che è conosciuto come diamagnetismo, un tipo speciale di energia vitale senza
la quale nessuna creatura può sopravvivere .
Come vediamo , c’è un tipo di movimento che determina un aumento di temperature,
un altro il quale determina una diminuzione di temperatura. Ora questi sistemi di
movimento dovrebbero essere organizzati e aggiustati in modo di avere le forze
costruttive che rappresentino sempre oltre il 50% del totale. Quando si eccede questo
rapporto, che naturalmente non si dovrebbe mai permettere che succeda, la sintesi
diventa troppo rapida e c’è la massimo di attivazione di quello che viene chiamato
forma eterica dei carboni, un massimo che eguaglia approssimativamente al 94 % più
dal 4 al 6% di ossigeno condensato. Viceversa distruggendo questi prodotti di sintesi
si ottiene un prodotto che contiene solo da 4 a5 % di sostanze di alta qualità e un
eccesso di sprechi di energia solare accumulata, cioè la completamente
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