Page 72 - Kreol Soul def ridotto
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Anche in giornate uggiose, apparentemente grigie, tutto si trasforma e al viaggiatore si presentano occasioni singolari legate
alla vita di mare. Quando non si parte come turista, ma alla ricerca del profondo significato del posto, ci si distacca dall’idea
di distendersi in panciolle sulla spiaggia.
Ci si sposta, invece, aprendo i canali della curiosità.
Tra le domande che ci siamo poste è stato cercare di capire oltre al ruolo determinante delle donne, che come abbiamo
visto è determinante, dove fossero finiti gli uomini. Ci siamo chieste se solo la donna ha sentito nel tempo il forte desiderio di
riscatto da un lungo periodo legato alle deportazioni e alle colonizzazioni. Ci siamo chieste come mai non ancora fossimo
riuscite a dar visibilità all’uomo creolo.
E finalmente la risposta è arrivata e ce l’ha portata il mare.
E così mentre imprimevamo orme sulla sabbia, si sono aperti scenari che hanno impresso forti emozioni: la scoperta che
essere uomo alle Seychelles per di più significa saper affrontare l’Oceano, stringere un rapporto di suddito rispetto per riuscire
a coglierne i frutti della grande pesca, quella che oltre al turismo è la principale fonte di sostentamento economico.
Per fortuna l’ultimo giorno del nostro viaggio io e Simona a piedi nudi con una penna, uno smartphone e una reflex non siamo
proprio riuscite a soffermarci troppo al Paradise Island a Praslin, in un festival di sapori e artigianato dedicato agli ospiti.
E, lasciato l’agio di tavolini da ristorante, ricchi buffet e balli folcloristici un po’ troppo cuciti addosso per turisti, abbiamo
voluto sentire gli scrosci della pioggia tropicale addosso e ci siamo inoltrate lungo la spiaggia verso Berjaya Beach.
Pochi passi soltanto e, oltre le ghirlande di fiori freschi e latte di cocco offerti da autoctoni sotto una palma, si è aperto uno
scenario autentico.