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Il mondo dell’arte mi ha sempre affascinato, fin da piccolo,
quando mio padre mi portava, appena decenne, a visitare i
musei di Napoli, e non solo, facendomi soffermare dinanzi
ai grandi capolavori.
La frequentazione del Liceo Artistico e poi dell’Accademia
di Belle Arti confermò e alimentò tale interesse, aprendomi
a nuovi orizzonti di esperienze e conoscenza.
Le prime foto di scultura le ho fatte al mio fraterno amico,
e collega in Accademia, Annibale Oste, anch’egli agli esordi,
da lì poi è iniziata la mia attività professionale, proseguita
poi anche dopo il mio trasferimento a Roma; agli artisti pia-
ceva il mio modo di interpretare le loro opere, perché non mi
limitavo a documentarle ma cercavo di comunicare con esse
traendone il significato emotivo più profondo.
Alla stessa maniera ho iniziato a fotografare le persone; per
prime, naturalmente, quelle della mia famiglia, poi gli amici
più cari, quelli che hanno avuto un significato forte nella
mia crescita, a cominciare da Gabriele Zambardino, poi
Mario di Pace, Giancarlo Savino, i fratelli Scarfoglio, eredi di
un cognome famoso, e tanti altri ed altre.