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Nel periodo conclusivo del grande boom economico
italiano, tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei
Settanta, scoppiò il fenomeno della pubblicità. In tv
c’era Carosello, periodici e quotidiani non nascevano
ancora per attrarre ed essere essenzialmente conteni-
tori e veicoli di messaggi pubblicitari, ma facevano
ancora il loro onesto mestiere di informare. Le strade
cittadine si rivestirono di manifesti colorati, ammic-
canti e invoglianti all’acquisto, come, appunto, deve
fare la pubblicità.
Dominus assoluto del settore dell’advertising, come a
quei tempi, per sudditanza linguistica, in quell’am-
biente si amava chiamare la pubblicità, era Armando
Testa che firmò le campagne promozionali più dif-
fuse e riuscite, almeno per i desideri dei committenti.
Spregiudicato, graficamente aggressivo ma asciutto
e senza fronzoli, concettualmente chiaro e diretto, le
sue creazioni sono diventate un punto di riferimento
per tutti gli operatori del settore...
anzi un Punt e Mes.
Queste foto sono state scattate a Napoli e a Roma.