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Questo anziano signore, tutte le mattine, arrivava in
via Agostino de Pretis, vicino al Viminale, a Roma, si
accomodava sul marciapiede, depositava al suolo un
rotolo di fogli, ne stendeva uno per terra e iniziava a
disegnare.
In genere stava in quella postazione per mezza gior-
nata. Disegnava, si guardava intorno, ogni tanto si
alzava per sgranchire la gambe e fumare una siga-
retta, poi riprendeva a disegnare.
I suoi lavori non erano niente male, lo vedevo ogni
giorno quando scendevo da casa, estate ed inverno,
tranne quando pioveva.
Una mattina decisi di restare ad osservare la sua gior-
nata dedicata all’arte; iniziò come sempre, general-
mente la gente passava indifferente, qualcuno
buttava un occhio ma niente di più, ma quella mat-
tina successe qualcosa, qualcuno si fermò ad osser-
vare incuriosendo altri e invogliandoli a fare
altrettanto. E si materializzò un compratore.
L’artista era visibilmente perplesso, forse, in altre oc-
casioni, era stato oggetto di scherzi malvagi con finte
richieste di acquisto o proposte di mostre. Ma il com-
pratore mostrò il portafogli ed acquistò un disegno.
Il disegnatore stradale raccolse i suoi fogli e, soddi-
sfatto, se ne tornò a casa. In anticipo sul solito ora-
rio.
Queste foto sono il racconto di quella mattinata.
Era l’aprile del 1969.