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Quando abitavo a Roma mi capitava spesso di pas-
sare per Villa Borghese e più volte ero stato colpito
dalle persone che si aggiravano da sole per i suoi viali.
Anche i bambini sembravano soli, isolati nei loro gio-
chi pur se fatti con altri bambini.
Ma principalmente le persone adulte mi colpivano. Si
vedeva, dal loro atteggiamento, dal loro incedere
lento, senza necessariamente una meta, che in quegli
spazi ampi e silenziosi, tranquilli, cercavano di stem-
perare, tra le solitudini altrui, un’ansia carica di voglia
di affetti e di contatti.
La solitudine si cerca, e trovarla può essere un sol-
lievo, o si subisce, e allora...
Poi, un giorno, la vista di una coppia di innamorati mi
fece tornare alla mente il mitico Blow Up di Anto-
nioni, film iconico per un fotografo, e stetti a guar-
darli fissando in una breve sequenza i loro scambi di
amore gioioso. Per fortuna non c’era nessun cada-
vere nei dintorni.