Page 68 - Demo
P. 68

  Isaac Julien è un famoso produttore cinematografico che si è fatto strada anche nel panorama dell’arte contemporanea come installatore (installation artist). Il fatto che questo personaggio sia legato al
mondo del cinema va tenuto ben presente per comprendere a pieno
le sue opere. Isaac Julien è conosciuto soprattutto grazie al suo film- documentario “Looking for Langston” (1989). Uno degli obiettivi principali di questo autore è quello di abbattere le barriere esistenti
tra le diverse discipline artistiche – cinematografia, fotografia, danza, musica, teatro, pittura, scultura – e di unificarle per arrivare a costruire una forte narrativa visuale. Molte delle sue opere sono tentativi di affrontare tematiche come la discriminazione contro i neri e i gay, di promuovere la lotta alle differenze tra le classi sociali e di mantenere viva la storia artistica e culturale dell’umanità.
Western Union: Small Boats è un’opera davvero singolare, che presenta una serie di immagini e di video relativi a singoli viaggi e storie che alludono però a uno scenario globale. L’installazione si colloca al centro del dibattito per le politiche sull’immigrazione, ma affronta anche le relazioni tra l’individuo e il mondo che lo circonda.
Per evidenziare la condizione disperata in cui si trovano il pianeta e gli esseri umani che lo abitano, Julien trasferisce l’idea di malessere e di trauma anche all’architettura; l’opera non racconta quindi una storia esplicita, ma crea un ambiente ricco di sensazioni, immagini e suoni che trasmettono un messaggio provocatorio e intrigante allo stesso tempo. Il progetto ha avuto inizio intorno al 2005 in Sicilia. Lo stesso Julien ha dichiarato che l’idea di base dell’opera affonda le sue radici nella cinematografia, in quanto richiama un famoso film storico, “Il Gattopardo” (1963). Il film è ambientato nella città di Palermo durante i moti per l’Unità d’Italia e racconta il declino delle classi aristocratiche che perdono la loro supremazia con l’ascesa di nuove classi sociali,
in particolare della borghesia. Allo stesso modo, l’artista vuole rappresentare il clima di confusione, e per alcuni versi anche di paura, che si crea con l’arrivo di nuove persone e culture.
L’opera rappresenta, quindi, due tipi di viaggi: uno si riferisce alla storia del cinema italiano, l’altro è il viaggio vero e proprio che affrontano gli immigrati nel momento in cui lasciano il loro paese natale per cercare nuove opportunità nel mondo occidentale. Julien riesce a rappresentare la molteplicità di prospettive, la relazione tra il tempo e la storia, la memoria che non muore, i ricordi.
68


























































































   66   67   68   69   70