Page 56 - Pandolphina December 21, 2022 Auction Catalog Asian Art
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GRANDE PIATTO, CINA, DINASTIA MING, TARDO PERIODO
KANGXI, FINE SECOLO XVII
In porcellana dipinta in monocromia blu; diam. cm 32,8
A LARGE CHARGER, CHINA, MING DYNASTY, LATE KANGXI PERIOD,
LATE 17TH CENTURY
Il bacile di porcellana dura, bianca e sonora è decorato in blu di cobalto
sotto coperta con l’emblema della famiglia Ginori (di azzurro alla banda
d’oro caricata di tre stelle di otto raggi nel campo), che portava in origine
un elmo senza corona. Il grande piatto ha forma concava con alta tesa
verticale e poggia su un alto piede ad anello a doppio cercine, lasciato
a bisquit. Il decoro vede al centro del cavetto la raffigurazione dell’arme
Ginori entro una banda a fascia orlata da doppia linea concentrica e or-
lata verso l’emblema da una serie di mezze corolle di fiori di loto. Anche
la fascia è riccamente decorata con grandi corolle di fiori di loto aperte
e inserite in volute fogliate, disposte simmetricamente attorno a inserti
vegetali dall’andamento verticale. La balza è lasciata bianca mentre l’orlo
è decorato da una larga fascia che ripropone il motivo del centro con
alcune piccole varianti nella disposizione e nell’aggiunta di fioretti minori.
Al verso una marca simbolica floreale tra due cerchi concentrici. Lo stile
pittorico e la qualità della materia sono ascrivibili alla porcellana cinese
per l’esportazione di epoca Kangxi.
Si tratta di un piatto appartenente all’importante servito Ginori, cosiddet-
to “servizio Nagasaki”, che dopo l’importante pubblicazione a cura di Lo-
renzo Ginori, Franco Arese Lucini e Maria Lucia e Leonardo Perotto, frutto
di ricerche nell’archivio della famiglia Ginori, è riemerso come un chiaro
esempio della committenza europea in generale e italiana in particolare,
e soprattutto come documento storico fondamentale per la storia della
porcellana cinese per l’esportazione. In particolare l’esistenza di questo
servizio è esemplificativa dei legami tra Europa e Oriente nel tardo XVII
secolo con una visione più vasta rispetto alle consuete committenze, poi-
ché vi include anche il Granducato di Toscana sotto il governo di Cosimo
III de’ Medici. Il Granduca proteggeva di fatto le missioni dei Gesuiti, e in
particolare dei padri Teatini della missione di Goa, dove aveva fatto erige-
re un altare per San Francesco Saverio ad opera di Giovan Battista Foggini
(1652-1725). In quell’epoca Giovan Francesco Ginori (1668-1731) si trova-
va a Lisbona, porto dal quale sarebbero partiti i basamenti e i bronzi desti-
nati all’altare a Goa, e il carteggio con il Granduca comincia a coinvolgere
la famiglia fiorentina incaricata di occuparsi della trasferta delle opere a
Goa insieme a da due lavoranti incaricati della messa in opera. La corri-
spondenza è fitta e ci fa comprendere come il servito, prodotto in Cina,
sia potuto giungere in Italia facendo il percorso inverso, documentato in
archivio dalle spese relative alla spedizione.
Dal punto di vista produttivo il servizio si inserisce pienamente tra le ope-
re coeve delle fornaci imperiali di Jingdezhen, che riacquistano vigore sot-
to l’imperatore Kangxi e si fecero prolifiche artefici dei servizi armoriali
per l’occidente. Un piatto di questo servito, ora al MET di New York (inv.
n. 62.188) fu ritenuto esemplare di queste prime produzioni, e solo dopo
lo studio sopracitato, cui facciamo riferimento, è stato definitivamente
collocato nell’ambito del servizio per la casata fiorentina unitamente al
piatto concavo in oggetto di studio e ai pochi altri esemplari transitati sul
mercato.
Bibliografia di confronto
L. Lorenzo Ginori Lisci, F. Arese Lucini, L. e M.L. Perotto, Il servito Ginori, uno studio e un’espo-
sizione, The International Ceramics Fair & seminar, Londra 10-13 giugno 1988, Milano 1988,
pp.1-37 nn. 1-3
€ 5.000/8.000
54 PORCELLANE DELLA COMPAGNIA DELLE INDIE. MERAVIGLIE CINESI PER L’EUROPA - 21 dicembre 2022