Page 18 - Bilancio sostenibilita Ratti
P. 18
CAP. 2 | LA PASSIONE DEL SAPER FARE
La passione del saper fare
Il valore delle persone
Kahlil Gibran sosteneva che “il valore di un uomo si misura dalle cose che crea”. È questo il mantra per una realtà come il Gruppo Ratti, nata dall’intuizione di un imprenditore visionario e cresciuta con la forza della creatività e l’amore per il bello. Un gruppo in cui le persone rap- presentano un valore da tutelare, essendo custodi di un sapere antico e una maestria senza tempo, per questo protagonisti indiscussi dell’arte del saper fare.
È proprio la passione per l’arte del saper fare il tratto distintivo che accomuna tutti i profes- sionisti, a qualsiasi livello, del Gruppo.
Un ambito che richiede una particolare dedizione e si nutre alla fonte della ricerca e della valorizzazione dei talenti, provenienti dalle scuole ed università di design e moda nazionali ed internazionali.
Come espresso nel Codice Etico, il Gruppo Ratti è impegnato a sviluppare le competenze e stimolare le capacità e le potenzialità dei propri dipendenti, a nché trovino piena realizza- zione nel raggiungimento degli obiettivi.
Il Gruppo o re, inoltre, pari opportunità di lavoro e di crescita professionale a tutti i dipen- denti sulla base delle speci che quali che professionali e capacità di rendimento, senza al- cuna discriminazione, in quanto le funzioni competenti selezionano, assumono e gestiscono i dipendenti esclusivamente in base a criteri di competenza e di merito.
2.1 I collaboratori di Ratti
Al 31 dicembre 2017 Il Gruppo Ratti conta 755 dipendenti, in prevalenza donne (62,52%), con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni (40,00%).
Rispetto al 2016 si registra un aumento complessivo del 5,59% della popolazione aziendale. La rilevante prevalenza femminile si deve a una storica caratterizzazione del settore.
TAB.1 -PopolazioneaziendaledelGruppoRattipergenereal31dicembre2017
2016
2017
472
VARIAZIONE (%)
439
276
TOTALE
715
283
755
5,59
755
DIPENDENTI TOTALI GRUPPO RATTI AL 31 DICEMBRE 2017
472
DONNE
283
UOMINI
DONNE 7,52
UOMINI 2,54
16
La quasi totalità delle persone ha un contratto a tempo indeterminato (72,85%), mentre il 23,44% è assunto a tempo determinato e il restante 3,71% con altre forme contrattuali. Quest’ultimo è un dato in diminuzione nel 2017 rispetto all’anno precedente (-15,15%) nell’ot- tica di o rire una maggiore tutela ai lavoratori.
Il 92,98% dei dipendenti è full-time mentre il 7,02% è part-time, opzione scelta in prevalenza da donne, per favorire la conciliazione famiglia-lavoro.