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       Tecnica                     Comunicato                                              Comunicato
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            La dipendenza dal gas russo,


            cosa fare?







           Su più di 26 milioni di case nel nostro Paese, sono quasi 18 milioni le abituazioni italiane che utilizzano caldaie
           a gas utili al riscaldamento.
           Per ora il settore alimentato da energia rinnovabile e a zero emissioni ammonta solo al 5%.

           Per il riscaldamento delle abitazioni nel nostro Paese viene normalmente utilizzato il gas naturale, il quale rappresenta
           circa il 59,5% dell’energia, l’8% arriva dai prodotti petroliferi, mentre sono solo l’1% gli impianti elettrici che preve-
           dono l’utilizzo di pompe di calore e i boiler elettrici e il solare termico.

           In base alle future proiezioni, il consumo di gas utilizzato per le abitazioni civili dovrebbe calare di circa 10 miliardi
           metri cubi, così da poter ridurre la fetta maggiore dei consumi, ovvero il 67%, pari a 21,32 Mtep.

           Nonostante tutti gli incentivi che lo stato ha messo in campo per l’efficientamento energetico sulle abitazioni civili non
           si ha avuto un vero risparmio rispetto alla riduzione dei consumi di energia, negli ultimi 10 anni. Anzi, con il passare
           degli anni si è andato in contro ad un sempre maggiore consumo: il risparmio di gas è passato da 0,8 miliardi di metri
           cubi del 2011 e 0,3 miliardi del 2020.

           L’Italia non è l’unico Paese europeo a dipendere pesantemente dal gas russo, ma siamo tra quelli che ne consumano
           di più.

           Certo che anche le vecchie caldaie incidono sul consumo del gas.
           Uno studio effettuato da Abbassabollette.it, ha rilevato che l’82% di clienti che hanno richiesto il cambio di fornitore
           gas e che conseguentemente hanno eseguito un CeckUp di efficientamento energetico sulla propria caldaia, sono in
           pssesso di impianti altamente inquinanti e che consumano gas più del dovuto: una caldaia obsoleta consuma il 40% i
           più di gas metano.
           Per questo motivo la ma-
           nutenzione della caldaia
           è un’operazione di fonda-
           mentale importanza sia sul
           piano della sicurezza che
           del punto di vista dell’effi-
           cienza energetica.

           Ma torniamo alla crisi del
           gas. La Commissione euro-
           pea si prepara a varare il
           nuovo “Energy  Compact”,
           pacchetto di provvedimenti
           che puntano a ridurre la di-
           pendenza del Vecchio Con-
           tinente dalle forniture di
           gas della Russia. Scopriamo
           a fianco quali sono questi
           interventi.
           Gli interventi dell’Energy
           Compact dovrebbero porta-
           re, a far rientrare la crisi di
           gas ed elettricità che ormai
           da mesi incombe famiglie e
           imprese, speriamo!!!



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