Page 51 - Lega Navale

Ancora oggi i simboli delle famiglie di pescatori vengono issati al vento.

Dall’altra parte del porto, nella via parallela San Benedetto, e ritroviamo anche qui un co-
alle banchine, trovate le tipiche tipologie edili- gnome che ricorre in molti altri porti: i Palesti-
zie del borgo marinaro, le cui tradizioni sono ni, che furono sindaci a Viareggio, presidenti
sottolineate, come a Fano, dai nomi e dalle vele della cooperativa dei pescatori a Cesenatico e
delle vecchie famiglie che qui ornano i lampioni costruttori di navi a Mar del Plata.
della pubblica illuminazione. Il dialetto, gli usi e le tecniche di pesca dei
chioggiotti sono parte integrante della cultu-
Arrivano i chioggiotti ra marinara di Cesenatico. Fino a prima della
Abbiamo già visto negli articoli dedicati a Civi- guerra “ciao” veniva pronunciato alla veneta,
tanova e San Benedetto quanto fosse vera l’af- “sciao”, e tra le barche esposte al museo della
fermazione di Fernand Braudel secondo cui le Marineria alcune hanno la tipica forma delle
genti di mare sono vagabonde (nel senso france- barche nate in laguna. Ancora oggi qui la ma-
se del termine). rineria è formata dai discendenti di coloro che
Tra la fine del 700 e gli inizi dell’800 cresce nel- vi si stabilirono nell’800 e agli inizi del 900. Gli
le classi abbienti la domanda di pesce, che i pe- apporti di nuovi immigrati sono ancora margi-
scatori locali non riescono a soddisfare. I com- nali.
mercianti incentivano il trasferimento a Cese-
natico di pescatori da Chioggia che avevano già Compagnia bella
sviluppato tecniche di pesca d’altura. Attirate Le belle immagini con cui i pittori dell’800 rap-
dall’offerta di alloggio, sussidi e persino dalla presentavano la vita sul mare non devono farci
fornitura di legna da ardere, famiglie chioggiot- dimenticare come le città della costa fossero an-
te si trasferirono a Cesenatico costituendo il nu- che un mondo di durissima fatica e, a volte, di
cleo centrale della nuova marineria locale. gente disposta a tutto.
Tra le due guerre arrivano anche famiglie da Maria Lucia De Nicolò, direttrice del Museo

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