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Giovanna Canzi
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Caduta libera al Circolo di Bellano
La seconda mostra del Circolo di Bellano, spazio affidato ad Ar- chiViVitali che intende tenere viva la memoria dell’artista Gian- carlo Vitali, è dedicata all’Orrido, una gola naturale creata dal fiume Pioverna, le cui acque, nel corso dei secoli, hanno modellato gigantesche marmitte e suggestive spelonche. Curata da Velasco Vitali, “Caduta libera” è un omaggio a un luogo fisico e a un pae- saggio dell’anima. L’esposizione presenta un nucleo di venticinque opere che Gianni Maimeri (1884-1951) dipinse fra il 1906 e 1910 rinchiudendosi fra le gole di un Orrido, caratterizzate da un impul-
so romantico mitigato da una folgorante matrice espressionistica. Accanto a queste un estratto dal ciclo Gypsoteca di Agostino Iacurci, una ricerca di oggetti e simboli della memoria popolare che fil- tra e plasma gli elementi di classicità reinventandoli con uno spirito Pop di echi disneyani. La mostra prosegue anche nello spazio esterno al Circolo con la vista de “il non finito abbandonato”, ovvero i detriti di alcune importanti sculture realizzate presso la Fonderia Artistica Battaglia, storica offi- cina del bronzo dalla quale sono passati i più celebri scultori italiani del Ventesimo Secolo, mentre un grande tappeto blu, simbolo della cascata, “sgorga” dalla scala barocca del Circolo e si riversa sulla contrada, invadendola. Al centro dell’atrio, uno smisurato orecchio giallo, opera di Agostino Iacurci, diventa simbolo metafisico, in ascolto degli echi dell’Orrido. Dal 21 settembre 2019, il Circolo ospiterà anche la rassegna “Il bello dell’Orrido” a cura di Armando Besio, un calendario di incontri con autori in omaggio ai molti scrittori bellanesi, Sigismondo Boldoni, Antonio Balbiani, Tomma- so Grossi, Luciano Lombardi e Andrea Vitali.
racconta la vicenda dopo avere raccolto fotografie rare tratte dall’archivio Ferrari, spaccati di motori, immagini d’epoca, progetti e modelli di auto da corsa, ritratti, versioni e realizzazioni dell’icona del Cavallino Rampante. Dedicata al tema dell’identità interculturale è invece la seconda esposizione “Ai Bordi dell’Identità, Videoarte contemporanea dalla Fondazione Han Nefkens” a cura di Gia- como Zaza. Quindici artisti provenienti da differenti luoghi del mondo – Occidente, Americhe, Africa, Asia e Medio Oriente – propongono considerazioni sociologiche e culturali da punti di vista diversi, at- traverso linguaggi narrativi eterogenei. Dall’oppressione
delle donne nei territori di guerra dell’ISIS documen- tata dal video di Erkan Özgen (Derik, Turchia) ai genocidi avvenuti in Perù vissuti come esperienza di dolore collet- tivo e testimoniati da Maya Watanabe (Lima, Perù) fino alle molte riflessioni sul tema della migrazione espresse da Arash Nassiri (Teheran), Bárbara Sánchez Barroso (Lleida, Spagna), Ramin Haerizadeh (Tehran), Rokni Ha- erizadeh (Tehran) e Hesam Rahmanian (Knoxville).
Red Cars di David Cronenberg, Mac di Lissone, fino al 24 novembre.
Ai bordi dell’identità, Videoarte contemporanea dalla Fondazione Han Nefkens, Mac di Lissone, dal 29 settembre al 24 novembre.
“Caduta libera”, Circolo di Bellano, via Manzoni 50, Bellano, fino al 10 novembre 2019


































































































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