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ELEMENTI ORMUS
CONOSCIUTI
Elemento Numero
Atomico
Cobalto 27
Nickel 28
Rame 29
Rutenio 44
Rodio 45
Palladio 46
Silver 47
Osmio 76
Iridio 77
Platino 78
Oro 79
Mercurio 80
Tabella 3.1 – Microcluster di Metalli o Elementi “Ormus” conosciuti nel brevetto di
David Hudson
Ora introduciamo il lavoro di David Hudson, che nei tardi anni ’70 scopre una
sostanza che finirà per trasformare i microcluster in una miniera d’oro nelle sue
mani. Hudson spende parecchi milioni di dollari per analizzare e testare in diversi
modi queste sostanze misteriose, così che nel 1989 giungerà a brevettare la sua
scoperta dei microcluster chiamandoli “ORME” (Orbitally Rearranged Monatomic
Elements = Elementi Monoatomici dalle Orbite Modificate). [Nelle discussioni il
nome viene comunemente cambiato in elementi “Ormus” o “M-state” per non
interferire con il copywright di Hudson]. Hudson mostra un’ampia conoscenza della
fisica dei microcluster nelle sue letture pubblicate dai primi anni ’90, ma le sue
scoperte sono più controverse di quelle trovate nel testo di Sugano & C. o di quelle di
altre pubblicazioni ufficiali. Il brevetto di Hudson si concentra sulle strutture dei
microcluster da lui trovate nei seguenti metalli preziosi. (A questo punto dobbiamo
notare che Sugano e Koizumi hanno stabilito che sono stati trovati microcluster anche
in elementi non metallici).
Secondo Hudson nell’acqua di mare si trova una varietà sconfinata di tutti i metalli
che formano microcluster sopra menzionati. In maniera ancor più sorprendente,
Hudson afferma che questi elementi potrebbero essere presenti sulla Terra allo stato
di microcluster in quantità di più di 10.000 volte superiore che non nella loro comune
forma metallica. La ricerca di Hudson dimostra che questi microcluster di metalli si
trovano in molti sistemi biologici diversi, comprese molte varietà di vegetali, e che
essi possono arrivare a costituire fino al 5% in peso di materia cerebrale di un vitello.
Inoltre, tali microcluster agiscono come superconduttori a temperatura ambiente,
possiedono qualità superfluide e levitano in presenza di campi magnetici, dal
momento che nessuna forza magnetica è in grado di penetrare attraverso i loro gusci
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