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L’ITALIANO PRIMO PIANO 2 VENERDÌ 12 APRILE 2019
Libia, vertice a Palazzo Chigi. Scontro dopo l’esclusiva di Repubblica
Nel pomeriggio riunione di Conte con Trenta e Moavero. Il premier: “Tensioni con Parigi sono finite”
Ma Meloni, dopo le rivelazioni del nostro quotidiano: “Cosa dice il Pd sulla Francia?” La replica dem: “Lei era al governo nel 2011 quando fu deciso l’intervento”
                         CRONACA
 ECONOMIA
 Livorno, lo Stato non paga e a 78 anni perde lʼazienda: ora rischia lo sfratto. Ho vinto la causa
LIVORNO - Una vita di bat-
taglie legali contro lo
Stato per un esproprio
sempre giudicato illecito,
ma mai risarcito: Franco
Arnaboldi, 78 anni, ha
vinto in tutti i gradi di giu-
dizio, fino alla Corte
Europea, ma adesso non
ha più niente, neanche la casa. Tutta colpa della Variante Aurelia che ha tagliato in mezzo la sua azienda agricola nel comune di Cecina. La vicenda inizia quando l'Anas espropria parte del suo terreno di Collemezzano, vicino a
Cecina, per costruire la variante Aurelia. "L'atto", spiega Arnaboldi, "era illegittimo e il terreno fu devastato in modo diffor- me dal Piano regolatore". Ne nacque una lunga vicenda giudiziaria con lo Stato condannato nel 2007
a un rimborso di 700 mila euro mai arri- vato. Ad arrivare fu invece il conto del consulente del tribunale, imputato prov- visoriamente all'uomo, anzichè allo Stato. Arnaboldi, stremato finanziaria- mente dalle spese legali.
  Fca, Elkann assicura l'impegno della famiglia: “Forti e in salute, giocheremo il nostro ruolo”
MILANO - John Elkann rilan-
cia l'impegno della famiglia in
Fiat Chrysler, dopo le recenti
voci di possibili matrimoni con
altre case automobilistiche che
avrebbero a detta di alcuni sot-
teso un potenziale disimpegno.
"Con il suo sostegno, la mia
famiglia ha accompagnato
l'evoluzione di questa società
negli ultimi 120 anni: ci siamo
stati nei momenti belli e in quelli più difficili. Continueremo a farlo, tanto più oggi che entria- mo in una nuova ed entusiasmante fase di svi- luppo per l'industria dell'auto", ha detto il presi- dente di Fca durante l'assemblea degli azionisti ad Amsterdam. Secondo Elkann, "Fca non è mai stata più forte e così in salute come oggi. Il
suo bilancio ci consente di fare gli investimenti opportuni e al contempo di remunerare i nostri azionisti con dividendi", ha detto in riferimento al ritorno alla cedola da 0,65 euro per azione a seguito di utili netti per 3,6 miliardi nel 2018: 1 miliar- do di impegno complessivo dopo un decennio di 'digiuno' per gli azionisti. Oltre al quale,
poi, gli analisti si attendevano indicazioni circa il dividendo straordinario legato alla cessione di Marelli. Novità in tal senso sono arrivate. Quella di oggi doveva dovuto essere l'assem- blea del 'cambio della guardia', in cui Sergio Marchionne avrebbe passato il testimone al nuovo amministratore delegato.
    ROMA - La guerra civile è sempre uno scenario concreto in Libia. E la prospettiva scuote la politica italiana. Che si divide soprattutto dopo le rivelazioni esclusive di Re- pubblica sul ruolo di Parigi nel- l'avvio dell'offensiva di Haftar. Nel pomeriggio ci sarà un vertice a Pa- lazzo Chigi tra il premier Giu- seppe Conte, il ministro degli Esteri Enzo Moavero e il ministro della Difesa Elisabetta Trenta.
Per la Lega - assente Salvini - ci sarà il sottosegretario alla presi- denza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. Intanto il Pd attacca il governo con Marco Minniti, ex ministro dell'Interno - l'uomo che nel 2017 gettò le basi di un'intesa con il governo di unità nazionale guidato da Serraj: "Il governo ita- liano si è mosso come un elefante in cristalleria.
Le divisioni sui migranti in Europa sono state un errore clamoroso", ha detto Minniti a Circo Massimo, su Radio Capital.
La leader di Fratelli d'Italia, Gior- gia Meloni, twitta la prima pagina di Repubblica e chiede provocato- riamente: "Anche stavolta i parla- mentari Pd scriveranno a Macron per chiedere scusa?".
Le replica della deputata dem Alessia Morani: "Chissà se anche stavolta Meloni, ministro del go- verno Berlusconi che decise di in- tervenire in Libia nel 2011 al fianco della Francia, si dimenti- cherà di essere responsabile di quello che è accaduto". Il premier, Giuseppe Conte, prova a stempe- rare le polemiche sul ruolo fran- cese:
"Il momento delle tensioni franco- italiane è finito", dice in un'inter- vista al quotidiano francese Les
Echos.
Il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, è critico: "Pur- troppo la Francia e l'Italia perse- guono obiettivi diversi e l'Italia non riesce a svolgere un ruolo. Bi- sogna cambiare e arrivare imme- diatamente a una tregua se si vuole stabilizzare la Libia che è un elemento chiave per la stabilizza- zione dell'intera area mediterra- nea".
Ma le accuse più dure arrivano dall'ex responsabile del Viminale.
Minniti: "In Libia rischiamo l'irri- levanza" "Si è mosso qualcosa di molto profondo in Libia, e noi non ce ne siamo neppure accorti", dice Marco Minniti riferendosi all'of- fensiva del generale Haftar. Difende l'azione condotta negli anni scorsi dal centrosinistra: "L'Italia discuteva e ha discusso giustamente con Serraj, che era il primo ministro di un governo in- ternazionalmente riconosciuto. Ma quando discuteva con Serraj aveva presente la struttura insta- bile della Libia".
Soprattutto parla di "un'Italia oggi isolata" in Libia.
Considerando l'atteggiamento scelto sul tema dell'immigrazione come una delle cause: "Secondo me il governo italiano ha fatto un errore clamoroso nel portare la questione dell'immigrazione come elemento di rottura in Europa. Così sono aumentate le diffidenze e l'Italia è rimasta isolata".
E, a proposito del ruolo giocato dalla Francia, aggiunge: "Se ognuno difende e tutela in ma- niera brutale i propri interessi na- zionali, ci sono altri che li tute- lano in maniera altrettanto bru- tale". Ricordando anche l'incontro con tra Di Maio e gilet gialli fran- cesi, che certo non ha aiutato nei rapporti con Parigi.
      Riace, Lucano indagato per truffa e falso. Divieto di dimora prolungato per un anno
Ancora per un anno Dome- nico Lucano
non potrà fare rientro a Riace, il centro della Lo- cride di cui è stato sin- daco, a causa del divieto di dimora disposto a suo carico dal Tribunale della libertà di Reggio Cala- bria. È l'effetto determi- nato dal rinvio a giudizio deciso nei confronti di
Lucano dal Gup di Locri, Amelia Monteleone, nell'ambito dell'inchiesta «Xenia» che nell'ottobre del 2018 portò all'arre- sto del sindaco sospeso di Riace. Il Tribunale della libertà di Reggio Calabria, nel disporre la revoca dell'ordinanza di cu- stodia cautelare emessa dal Gip di Locri nei confronti di Lu- cano, emise a suo carico il divieto di dimora per sei mesi a Riace, impedendogli così di continuare a risiedere nel centro della Locride. Periodo che adesso viene prolungato ad un anno per effetto del provvedimento di rinvio a giudizio.
Agguato in centro a Milano: sicari in scooter sparano alla testa a un 46enne in auto
Un agguato in piena regola, "per ucci-
dere", dicono gli investi- gatori. Con la pista di un regolamento di conti nel mondo dello spaccio come prima ipotesi. E con i sicari che hanno scelto per colpire una strada stretta, dove sa- rebbe stato difficile per la vittima evitare i colpi ma
dove, a quell'ora, c'era tanta gente appena uscita di casa per andare al lavoro o a scuola. Un uomo di 46 anni, Enzo Anghinelli, è rima- sto gravemente ferito questa mattina a Milano, nella zona centrale di via Cadore: era in auto quando due persone a bordo di uno scooter si sono affiancate e hanno esploso sei colpi in un aggato che ricorda le esecuzioni mafiose, ma a Milano, in centro. L'obiettivo era chiaro, perchè hanno mirato alla testa, due colpi l'hanno colpito al volto: è stato portato in codice rosso al Policlinico, dove è in corso l'opera- zione chirurgica allo zigomo sinistro.
Processo Ruby bis, Emilio
Fede condannato non andrà in carcere
Emilio Fede non an- drà in carcere. La procura generale di
Milano ha sospeso l'ordine di carcerazione in relazione alla condanna a 4 anni e 7 mesi che gli è stata inflitta in Cas- sazione per il caso Ruby, ac- cogliendo un'istanza dei suoi difensori motivata da ragioni di età e salute. L'ex direttore del Tg4 ha quasi 88 anni.
Fede andrà ai domiciliari. Per Nicole Minetti, invece, condannata a 2 anni e 10 mesi, la pena sarà sospesa e potrà chiedere l'affidamento in prova. Uno dei legali di Fede, l'avvocato Maurizio Paniz, ha spie- gato che dovrebbe esserci la sospensione dell'ordine di carcerazione e, dunque, la possibilità per Fede di chiedere la detenzione domici- liare senza nemmeno un 'passaggio' in carcere. In giornata, però, il fascicolo sarà valutato dalla Procura generale e, stando a quanto è stato chiarito, la sospensione dell'ordine di carcerazione per gli ultra- settantenni non è automatica. Dunque, l'ex direttore potrebbe finire in carcere prima di ottenere i domiciliari in casa.
   DALLA REDAZIONE
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