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IL TERRITORIO


       Sala Baganza è posta a circa 12 Km a Sud di Parma ed il suo terri-
       torio, pedecollinare, è delimitato ad Est dal torrente Baganza e ad
       Ovest dal Parco Regionale dei Boschi di Carrega, ed è attraversato
       dalla via Francigena e Longobarda.
       Il toponimo Sala (Baganza è stato aggiunto dopo l’unità d’Ita-
       lia) compare per la prima volta in una pergamena del vescovo
       di Parma Sigifredo II, nel 995 così come le frazioni di Maiatico e
       Talignano. Da quella data sarà la Famiglia Franceschi a governare
       il feudo di Sala sino al 1250 quando Tedisio o Teseo Sanvitale di-
       venta il signore di Sala e la Sua famiglia la governerà fino al 1612
       data in cui Ranuccio Farnese, Duca di Parma, se ne impossessa
       adducendo, come pretesto, che i Sanvitale fossero a capo di una
       congiura contro il Ducato. Dopo i Farnese Sala fu governata dai
       Borbone ai quali subentrarono i Napoleonici e poi la Duchessa
       Maria Luigia fino all’Unità d’Italia. Già nel 1250 a Sala esisteva la
       “Torre di San Lorenzo” che i Sanvitale, nel tempo l’ampliarono
       fino ad ottenere un imponente castello che venne demolito per
       ben tre quarti dal Ten. Varron dopo che gli verrà donato da Napo-
       leone nel 1804 per meriti bellici. Fortunatamente sono rimasti gli
       affreschi cinquecenteschi e settecenteschi, recentemente restau-
       rati, ed oggi per la maggior parte visitabili come lo è il giardino
       murato settecentesco di epoca Farnesiana, ad Est della Rocca,
       pure esso restaurato. Di origine Farnesiana sono anche le cantine
       antistanti la Rocca, oggi sede del Museo del Vino. Ogni Famiglia
       Nobile ha voluto lasciare la Sua impronta a Sala e così Ferdinando
       I di Borbone, Duca di Parma ha voluto far erigere per la moglie
       Maria Amalia un Oratorio, aperto al popolo, ad Ovest della Rocca,
       dedicato a Maria Assunta mentre la consorte aveva ripristinato
       un “Casino di caccia” all’interno dei Boschi di Sala, oggi conosciuti

         La Rocca Sanvitale e le Maschere d’Italia















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