Page 62 - Bilancio Sostenibilita RATTI 2019
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 CAPITOLO 5 | Ratti e la valorizzazione della comunità e del territorio
 patrimonio si aggiunge una biblioteca di oltre 7800 volumi specializzati in tessile, moda, arti visive e arti applicate e una ricca collezione di riviste.
Nel 1995 la FAR ha inoltre contribuito alla creazione dell’Antonio Ratti Textile Center al Metropolitan Museum of Art di New York, spazio di 2.300 mq che raccoglie le collezioni tessili del museo americano.
La promozione delle arti visive
Dal 1995 la FAR organizza il programma CSAV – Artists’ Research Laboratory, che vuole approfondire la conoscenza nel campo dell’arte in senso teorico
e pratico sostenendo la sperimentazione tra giovani artisti provenienti da tutto il mondo in dialogo con artisti affermati.
La Fondazione Ratti inoltre ha avviato in collaborazione con Ratti il progetto FAR Artist Limited Edition Series per una serie di edizioni limitate d’artista. Gli artisti coinvolti nel progetto sono artisti di fama internazionale.
  Progetto Libri Campionario
La Fondazione Provinciale della Comunità Comasca ONLUS ha selezionato
e co-finanziato il progetto della Fondazione Ratti per il restauro di dieci libri campionario che fanno parte di uno dei nuclei di maggior rilievo della collezione tessile.
I libri campionario rappresentano uno dei corpus più consistenti della collezione tessile della Fondazione Antonio Ratti, con un arco temporale che va dalla metà dell’Ottocento fino agli anni Ottanta del Novecento.
Il loro contenuto è estremamente vario: si passa dai tessuti per abbigliamento femminile ai nastri, alla cravatteria ai volumi miscellanei. Per quanto riguarda
i tessili di abbigliamento i libri spesso appartengono a manifatture molto note e coprono l’intero arco produttivo, sia per quanto riguarda il periodo storico, sia per le diverse fasi di lavorazione
Lo stato conservativo dei volumi era estremamente precario e senza un intervento dedicato si rischiava la perdita di questo patrimonio. L’obiettivo era di risanare l’integrità strutturale, ripristinarne la lettura, così da consentirne nuovamente la fruizione nell’ottica di una condivisione collettiva del sapere e della conoscenza.
Il restauro, che ha ricevuto l’approvazione
dalla Soprintendenza competente, riguardava 7 volumi dell’azienda lionese Chavent Père et Fils - di cui la FAR possiede i libri campionario dal 1865 alla metà degli anni Trenta del Novecento, con la presenza di schizzi, carte prova e tessuti - e alcuni volumi provenienti dalla regione dell’Alsazia.
L’intervento è stato eseguito da restauratori specializzati e prevedeva svariate fasi di lavoro: dalla pulitura a secco dei campioni al risarcimento degli strappi e la reintegrazione delle lacune, dal restauro della pergamena al ritocco delle carte decorate, dal montaggio del nuovo dorso alla cucitura dei fascicoli.
Il successo della candidatura della Fondazione Antonio Ratti al bando
non sarebbe stato possibile senza
la generosa donazione ricevuta da Ratti SpA che fin da subito e con entusiasmo, ha riconosciuto il valore del progetto di restauro e lo ha supportato compartecipando ai costi e rendendo così possibile il finanziamento.
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Ratti ospita l’installazione “Iconostase” di Yona Friedman
Ratti ribadisce il suo essere portavoce dei valori per
la tutela e per la valorizzazione del patrimonio storico
e artistico ospitando “lconostase”, un’architettura, un museo mobile e modulare formata da circa 500 cerchi di ferro di 150 cm di diametro l’uno, collocato nel proprio parco, tra l’edificio degli uffici e lo stabilimento, creando un ideale prolungamento delle architetture dell’azienda.
La struttura è un work in progress artistico e architettonico. Composto mediante “improvvisazione”
e applicando le Space-Chain Techniques di Yona Friedman valorizza i concetti di autonomia, adattabilità, sostenibilità, auto-organizzazione, auto-pianificazione. Nell’accogliere all’interno della propria realtà produttiva l’opera di Yona Friedman, Ratti riafferma il proprio legame con il mondo dell’arte, rinnovando, anche grazie all’omonima Fondazione, quei valori che fanno parte della tradizione e della storia dell’azienda.
Yona Friedman è uno dei più importanti esponenti dell’architettura radicale del dopoguerra. Sostiene i principi di un’architettura capace di comprendere le continue trasformazioni che caratterizzano la mobilità sociale, basata su “infrastrutture” che prevedono abitazioni e norme urbanistiche passibili di essere create e ricreate, a seconda dell’esigenza degli abitanti e dei residenti. Il suo pensiero sull’architettura e l’urbanistica
è sempre sensibile agli sviluppi che caratterizzano il contesto sociale, economico e ambientale.
L’heritage del Gruppo è il risultato di un patrimonio consolidatosi nel corso degli anni, mosso da una spinta notevole verso l’eccellenza artigianale ed originato
da un complesso di conoscenze che, dal 1945, hanno delineato un nuovo modello creativo di stile.




































































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