Page 121 - WIG bilancio separato e consolidato 2015
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Gruppo Waste Italia S.p.A. - Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
valle di una raccolta differenziata, un modello impiantistico che tenda a valorizzare i rifiuti trasformandoli in prodotti da reinserire sul mercato creando quindi nuovo valore.
L’accordo stipulato con Biancamano ha modificato sostanzialmente il focus strategico del Gruppo che ha deciso di abbandonare la politica di integrare efficienza energetica e ambiente e di concentrarsi esclusivamente nel business ambiente al fine di costituire un polo capace di aggregare altri operatori medio piccoli che operano nella filiera della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Conseguentemente nella seconda parte dell’anno il Gruppo ha proceduto a scorporare tutte le attività del ramo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica attraverso una operazione mista di scorporo e distribuzione in natura. In particolare, l’operazione di scorporo è stata finalizzata a metà novembre 2015 con l’iniziale conferimento della sub holding per le rinnovabili Volteo Energie S.p.A. (preliminarmente espunta dei rapporti inerenti business minori non rientranti nel perimetro di conferimento) in Innovatec, che nel frattempo aumentava in dimensioni per crescita esterna attraverso l’acquisizione del gruppo quotato all’AIM Gruppo Green Power S.p.A. e si è completata con l’erogazione di un dividendo straordinario in natura delle azioni Innovatec di cui Gruppo Waste Italia S.p.A. era titolare. Ad esito di suddetta distribuzione del dividendo in natura, Gruppo Waste Italia è rimasta proprietaria di una partecipazione di minoranza di circa il 17% in Innovatec S.p.A.. In data 30 marzo 2016 - Gruppo Waste Italia S.p.A. e Biancamano S.p.A. hanno comunicato congiuntamente di avere concordato di prorogare le tempistiche originariamente previste per il perfezionamento dell’operazione di integrazione al 31 dicembre 2016 come scadenza ultima prevista per la realizzazione dell’operazione inizialmente fissata nel 30 aprile 2016, prevedendo analogamente la proroga di eguale periodo, ossia di otto mesi, di tutte le scadenze indicate nell’accordo. Inoltre, in particolare, il riferimento al sopradetto aumento di capitale in Gruppo Waste Italia di cui al comunicato stampa del 22 aprile 2015, i tempi di detto aumento si sono dilatati proprio a seguito della prospettata Fusione con Biancamano.
I risultati del Gruppo per l’esercizio 2015 non sono stati in linea con le aspettative e non sono confrontabili con gli obiettivi 2015 comunicati al mercato a seguito di fattori interni ed esterni al Gruppo stesso e per gli effetti economici patrimoniali e finanziari derivanti dalla sottoscrizione dell’accordo preliminare Gruppo Waste Italia / Biancamano con conseguente finalizzazione, nel corso del secondo semestre 2015, del processo di riorganizzazione societaria del Gruppo che ha portato alla perdita di controllo da parte della controllante Gruppo Waste Italia S.p.A. della controllata Volteo Energie S.p.A. nonché del gruppo societario facente capo ad Innovatec S.p.A. il cd. Hive Off di tutti quei business rinnovabili, efficienza energetica e teleriscaldamento non riconducibili all’area ambiente. Rispetto agli obiettivi 2015 comunicati al mercato di un fatturato di Euro 205 milioni, di un EBITDA di Euro 65 milioni e un indebitamento finanziario netto di Euro 255 milioni, il Gruppo ha conseguito ricavi per Euro 133 milioni, EBITDA per Euro 36,5 milioni e una PFN di Euro 261 milioni. In dettaglio, in riferimento alle perfomance del settore ambiente, core business attuale del Gruppo, l’esercizio appena trascorso è stato estremamente critico per la subholding Waste Italia S.p.A.. I risultati di tale business sono stati difatti condizionati da fattori esogeni ed endogeni quali: il perdurare di alcune problematiche giudiziarie che hanno limitato la piena disponibilità di alcuni siti e di una discarica, i ritardi nell’ottenimento di autorizzazioni e nelle realizzazioni di nuove volumetrie autorizzate nonché i diversi avvicendamenti ai vertici direzionali (l’attuale CEO è Il Dr Raimondo dopo le dimissioni dell’amministratore storico di Waste Italia S.p.A. Dr Chirico in data 18 febbraio 2015 preceduto dalla successiva nomina del Dr Friz in data 26 marzo 2015 a sua volta dimessosi per divergenze con l’azionista di riferimento in data 11 gennaio 2016). I sopra descritti cambi al vertice verificatisi nel corso del 2015 ed all’inizio del 2016 hanno anche “ingessato” la controllata subholding su alcune decisioni strategiche previste nel Piano Industriale 2015- 2017, le cui mancate decisioni hanno ulteriormente appesantito i numeri di fatturato e redditività e hanno di fatto rallentato la messa in pratica degli interventi previsti per incrementare i volumi gestiti. L’inasprirsi del contesto competitivo nel settore ambientale ha inoltre comportato una generale riduzione dei prezzi, fattore che è andato ulteriormente a pesare sulla redditività del Gruppo.
Per i motivi suesposti, gli obiettivi di EBITDA 2015 per il segmento ambientale, precedentemente comunicati al mercato di Euro 55 milioni, sono stati limati in data 16 settembre 2015 a Euro 48 milioni. L’allungamento delle tempistiche previste nel vecchio Piano 2015-2017 nella realizzazione delle nuove volumetrie di messa a dimora di rifiuti, dell’attività di sviluppo di nuove autorizzazioni e delle efficienze ed ottimizzazioni operative e di produzione rispetto alle iniziali previsioni di budget possono considerarsi risolte grazie alle attività messe in campo nel corso del secondo semestre del 2015 ma, malgrado l’accelerazione delle attività della controllata subholding per recuperare il terreno perduto nella prima parte dell’anno (come l’incremento dei conferimenti
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