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Dall’8 settembre all’8 dicembre 1943
L’ 8 settembre 1943 rappresenta il momento di passaggio da una guerra, quella fascista, ad un’altra, quella di Liberazione. La prima termina con la firma dell’armistizio che, riconoscendo la nostra sconfitta militare, vuole portare il Paese fuori dal conflitto, nella speranza di evitarne l’annien-
tamento totale.
In quello stesso momento, però, le Forze armate italiane vengono attaccate con estrema violenza e bru- talità dall’esercito tedesco per sottoporre il territorio italiano ad una dura occupazione, per cui non rimane che combattere. Comincia così per l’Italia una nuova guerra, la Guerra di Liberazione che, nonostante un iniziale sbandamento, vede subito anche numerosi episodi di resistenza e valore compiuti da comandanti e soldati che combattono, dando spesso parecchio filo da torcere al nemico
La “battaglia dell’8 settembre” è una battaglia alla quale gli italiani si dimostrano scarsamente pre- parati, contrariamente ai tedeschi i quali, già dal maggio 1943, nella convinzione che il nostro Paese sia sull’orlo del collasso militare, hanno elaborato un piano (Alarich) che prevede l’esautorazione dei coman- di italiani e l’occupazione dell’Italia settentrionale. A tale scopo affluiscono in Italia un certo numero di Divisioni tedesche che, rendendo manifesta la minaccia, obbliga gli italiani ad organizzare la difesa della capitale, in cui insistono i centri decisionali.
Alla data dell’8 settembre a difesa di Roma vi è una forza costituita dalle Divisioni “Piave”, “Ariete”, “Centauro”, “Piacenza”, “Granatieri di Sardegna” e “Sassari”, oltre a reparti di polizia e truppe dei Depo- siti. Queste forze, che hanno una limitata l’efficienza operativa, devono opporsi alla 3a Divisione Panzer granadier, a nord di Roma nella zona di Viterbo, e alla 2a Divisione paracadutisti, a sud di Roma.
La sera dell’8 settembre la Divisione “Piacenza” è la prima ad essere attaccata dai paracadutisti tedeschi che alle ore 22 lanciano le prime aggressioni contro alcuni suoi caposaldi i quali, attaccati di sorpresa e nel buio della notte, sono costretti alla resa, mentre alle ore 6 del mattino del 9 settembre, il Comandante e molti ufficiali della “Piacenza” sono catturati e così l’efficienza della Divisione annientata.
80° ANNIVERSARIO GUERRA DI LIBERAZIONE