Page 236 - Il Gruppo di Combattimento "Cremona" nella Guerra di Liberazione
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(9) Alla data dell'8 settembre 1943 il Comando Forze Armate della Corsica comprendeva il Comando del VII Corpo d'Armata, il Comando Militare Marittimo ed il Comando Forze Aeree della Corsica. Comandante: Giovanni Magli (che era anche Comandante del VII C.A.).
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Le truppe germaniche erano rappresentate da una Brigata motocorazzata, due battaglioni motorizzati nonché vari elementi d'artiglieria contraerei, controcarried'assaltoedipendevanodalgeneraleFridoVonSengerund Etterlin.
Comandante della "Cremona" era il gen. Clemente Primieri, della "Friuli" il gen. Ettore Cotronei. Quella che il gen. Musco chiama colonna motoriz- zata di bersaglieri e carristi era il 10° Raggruppamento celere comandato dal col. Ettore Fucci.
Per maggiori ragguagli circa le perdite subite vedere il volume "I Gruppi di Combattimento" edito dall'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito nel 1951.
Il18aprile1944èladataincuiavvieneufficialmentelatrasformazionedel Primo Raggruppamento Motorizzato Italiano in Corpo Italiano di Liberazione.
È necessaria una precisazione. La "Cremona", e la "Friuli" erano indubbia- mente considerate al momento due delle migliori divisioni soprattutto in relazione al loro comportamento in Corsica, dopo 1'8 settembre. Il motivo, però, che aveva spinto sia il Maresciallo Messe che il generale Berardi a richiederne con insistenza l'impiego in Continente era quello della loro immediata disponibilità che ne avrebbe consentito il tempestivo riordina- mento, equipaggiamento, armamento ed addestramento. Le Unità della Divisione "Nembo" (gen. Morigi) e delle due brigate (gen. Fucci e gen. Moggi) costituenti il Corpo Italiano di Liberazione, ancora in azione sulla Linea Gotica, non erano al momento in nessun modo disponibili e, comun - que, per dar vita a due gruppi di combattimento avrebbero necessitato di tempi sicuramente più lunghi. L'argomento è comunque ben chiarito dal gen. Luigi Poli nella sua presentazione (pag V).
Giacomo Zanussi, Guerra e catastrofe d'Italia, volume II, pag. 287, C~a Editrice Libraria "Corso", Roma, 1946.
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