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SPAZIO ARTE











                                     Guardarsi dentro






                                                        di Benito Olmeo




           Roberto Fanari nasce a Cagliari nel 1984. Nel 1999 si iscrive all'istituto statale d'arte Carlo Contini di Oristano. Dopo
           aver conseguito il diploma nel 2003, si trasferisce a Sassari e prosegue gli studi all'Accademia di Belle Arti, ottenen-
           do nel 2009 il diploma accademico in scultura. Oggi vive e lavora a Milano.



           Raccontaci Roberto Fanari
           Sono cresciuto a Gonnoscodina, un piccolo paese
           dell  M  pro   H frequentat
           l’istituto Statale d’Arte Carlo Contini di Oristano. Ho
           proseguit      all Ac        M
           Sirioni di Sassari, in Scultura. Finita l’Accademia mi sono
           trasferito a Berlino, una città bellissima. Per mantenermi
           lavoravo in un ristorante come barista, nel tempo libero
           giravo la città e lavoravo alle mie sculture. Lì ho realizzato
           il  gruppo “Domenica mattina”. L’anno successivo mi
           sono trasferito prima ad Aosta (dove dovevo stare solo
           per un breve periodo e invece, tra un lavoretto e l’altro,
           è passato un altro anno) poi a Milano, che da otto anni è
           diventata casa.

           Si può dire che il  tuo passaggio alla lavorazione del
           ferro sia stato casuale. Come e quando hai deciso che
           il ferro avrebbe fatto parte del tuo lavoro?
           Ho  iniziato  ad  utilizzare  il  ilo  di  ferro  per  costruire  le   disegna e costruisce, la igura diventa struttura e colore.
           armature dei carri di carnevale. Con la stessa tecnica  Inittendo con delle trame di ilo, decorando, riempendo
           realizzavo le armature per  il  modellato di argilla in  o lasciando completamente vuote alcune parti ottengo
           Accademia. Era praticamente una seconda pelle, molto   dei contrasti cromatici.
           precisa e dettagliata. Lavorando ad una di queste
           armatur        presen  c  lavor  init                 Ci racconti la tua esperienza nel Laboratorio di Estetica
             realizzav    igur  molt      vuot                   Moderna (LEM) gestito da Boscani e Pastorello?
           poi ho cominciato ad arricchirle con dei particolari e  Ho  conosciuto  il  LEM  grazie  a  Irene  Balia,  Silvia  Mei
             utilizzar        div  spessor        Il             e altri amici che ci lavoravano. È stato sicuramente
           primo lavoro che ho realizzato è un ritratto di Irene, la  fondamentale per  la mia crescita: le prime mostre, la
           mia compagna. È l’unico lavoro che tengo con me, la         riferiment  Gr  al      conosciut
           numero uno.                                           bravissimi artisti che ora sono diventati amici. È stata
                                                                 praticamente una scuola, un punto di riferimento, un
           Il tratto distintivo dei tuoi lavori è il segno, il pieno e   luogo di scambio, di confronto. Ha riunito una nuova
           il  vuoto la fanno da padroni creando un equilibrio di  generazione di artisti.
           eleganza che distingue le tue opere.
           Grazie  all utilizzo  del  ilo  di  ferro,  un  materiale  molto   Originario di Cagliari, come già tuoi altri colleghi hai
           resistente, rigido e malleabile, posso tracciare delle  deciso di trasferirti a Milano.
           linee nello spazio. Le possibilità di questo materiale  Mi sono trasferito a Milano a settembre del 2010 insieme
           sono tantissime. È come disegnare nello spazio. La linea   a Irene. Abbiamo raggiunto alcuni amici che si erano



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