Page 3 - Bollettino I Semestre 2019
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Presentazione


            La Corte di cassazione italiana ha stipulato un Protocollo d’intesa con la Corte europea dei Diritti
            dell’Uomo, in data 11/12/2015, confermato poi dalla firma definitiva il successivo 26/05/2016,
            intitolato al “Progetto per il Dialogo” tra le due Corti e significativamente orientato ad iniziative

            di formazione ed informazione comuni.

            Dopo la firma, la Corte di cassazione ha dato immediata attuazione al Protocollo costituendo un

            gruppo di lavoro permanente, coordinato da un responsabile esperto della materia, composto di
            un componente per ciascuna Sezione, civile e penale, della Corte, nonché di due magistrati del
            Massimario.


            Il gruppo di lavoro cura sia l’immediata selezione delle sentenze di legittimità che applichino in
            maniera significativa la normativa europea, sia la segnalazione delle sentenze CEDU che più
            direttamente riguardino l’Italia, diffondendone  la conoscenza innanzi tutto  tra i colleghi della
            Corte tramite la redazione di sintetici quanto puntuali abstract.


            L’attività di ragionata ed immediata diffusione del diritto vivente delle due Corti costituisce una
            risorsa insostituibile per garantire un proficuo dialogo fra giudici.


            Il materiale elaborato dal gruppo è stato dapprima diffuso all’interno  della Corte a mezzo di
            email.


            Dal 2018 si è realizzato il presente Bollettino, con pubblicazione semestrale, che raccoglie tutte
            le segnalazioni del semestre, arricchite degli indici e dei relativi collegamenti ipertestuali che
            consentono il reperimento dei testi per esteso; è stata introdotta una seconda parte, dedicata
            ad eventuali approfondimenti tematici del gruppo di lavoro.


            L’inserimento  del  presente  Bollettino  con  pubblicazione  on  line  sul  sito  della  Corte  è  volta  a
            consentire la divulgazione del lavoro del gruppo di attuazione del Protocollo  anche all’esterno

            della Corte, in favore dei magistrati di merito, dei giuristi, dei cittadini interessati.















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