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Allo scoppio delta Seconda Guerra Mondiale, 1939, avevo
solo sedici anni. L'Italia non si mosse, per grazia di Dio. Ma
nel Maggio 1940 per volonta' del Duce, ci
lancio’ nelle fiamme. Avevo diciassette anni. Sapevo che se le
cose fossero andate a lungo, mi avrebbero chiamato come tutti
gli altri giovani, alle leva militare ed in questo caso non avrei
avuto la scelta dell'arma. Ma io volevo essere marinaio, ed
allora mi decisi: “faro’ la domanda come volontario nella Ma-
rina. Cosi’ nel 1941 feci i primi passi per I’arruolamento.
Avevo fatto i conti senza l'oste, e questa volta gli osti erano
due: ci voleva il permesso scritto di papa’ e mamma per inol-
trare la domanda prima dei diciotto anni.
A strappare il si- a papa’ non fu facile, ma ci riuscii. Ma la
mamma.. la mamma! Oh, mamma bella quanto mi voleva
bene! Allora da giovane spensierato ed innamorato della di-
visa del marinaio, non lo capivo bene, ma I'ho capito
benissirno dopo, quando sotto il peso enorme della croce del
prigioniero di guerra pensavo a lei e mi morsicavo le labbra
fino a farle sanguinare. Alla fine mamma mi disse “Mi vuoi
proprio una Madonna Addolorata con i figli crocifissi dalla
guerra e sparsi in tutto il mondo? Non basta quello che sto
soffrendo per i tuoi fratelli? Ma fa come ti pare. Ti aspettero’
qui, pregando e piangendo..”. E cosi’ firmo’, bagnando di lac-
rime Ia sua firma, (una croce). Firmo’ anche papa’. Mi sentii
piu’ leggero! Ero contento o pazzo?