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Stiamo parlando tratta di un’emanazione del Grana Padano un eccellente formaggio che viene prodotto ad alta quota dal latte di mucche selezionate che trascorrono i mesi estivi sui pascoli alpini, a stretto contatto con la natura
Parmigiano Reggiano e i Grana Padano sono due prodotti sostanzialmente
di pianura, ma la grande fami- glia italiana dei formaggi inclusi nel termine “grana”, annovera anche un nobile esponente “di montagna”: il Trentingrana. Questo formaggio vanta una storia molto meno antica dei due fratelli maggiori e una noto- rietà quindi molto più recente e meno diffusa, tanto è che la na- scita “ufficiale” risale agli anni Venti del secolo scorso.
Ciò nonostante il Trentingrana ha qualità tali, sul piano della qualità (frutto di rigorosi pro- tocolli produttivi) e su quello della sua “personalità” (la sua peculiarità più riconosciuta è il gusto in cui la dolcezza assume un’accattivante nota di garbato pizzicore, specie a stagionatura più avanzata) da fargli meritare a pieni voti il “passaporto” per le più raffinate mense italiane, specialmente in prospettiva, an- che per i consumatori più esi-
di Patrizia Barazzuoli genti di tutto il mondo.
Parliamo di un’emanazione di- retta del Grana Padano (tant'è che la sua origine, per iniziativa di un casaro trentino, che aveva appreso dalla moglie, figlia di un casaro mantovano, l'arte di pro- durlo, risale al 1926,).
l Trentingrana, essendo derivato da latte ricavato da bovine che vengono alimentate esclusiva- mente con foraggio di monta- gna e con mangimi NO-OGM, è caratterizzato dalla “produzione latte-fieno”.
LATTE, CAGLIO E SALE
In sintonia con il protocollo la di- citura “solo latte, caglio e sale”, che gli consente di indicare tutti gli ingredienti senza alcun con- servante.
Il Consorzio di tutela del Tren- tingrana ha ottenuto nel 200l la certificazione ISO 9002 rilascia- ta da CSQA riguardante l'intero ciclo produttivo, (partendo dalla produzione alla stagionatura, al confezionamento e alla vendita, a ulteriore riconoscimento del rigoroso lavoro sviluppato sulla qualità.
Va aggiunto inoltre che lo stesso Laboratorio d'analisi è stato accreditato secondo la specififica norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, in quanto svolge la preziosa fun- zione di analisi del latte e derivati nell'ambito dell'attività di autocon-
trollo, esattamente come previsto dalle norme comunita-
rie europee.
Ma... parliamo
un momen-
to di loro: le
mucche, che
rappresentano
poi il “principio
attivo” che sta
alla base di questo
eccellente formaggio.
Allevate in piccole e me-
die stalle a gestione familiare, godono di un clima salubre in cui la natura è ancora particolar- menete incontaminata, crescen- do sane e robuste.
Inoltre, durante l’estate vengo- no lasciate libere in pascoli di montagna, dove possono attin- gere il loro nutrimento da pasco- li sconfinati e generosi in piena estrema libertà.
NORMATIVE MOLTO RIGIDE
Vengono ricondotte a valle so- lamente ad autunno inoltrato, nelle stalle, dove sono normal- mente allevate nel pieno rispetto delle rigide norme imposte dal Consorzio: ricorso a mangimi controllati, esclusivamente pro- dotti da aziende selezionate; im- pegno a utilizzare uno specifico elenco di materie prime; assolu- to divieto di detenzione e utilizzo di qualsiasi insilato; uso esclusivo di mangimi NO-OGM.
Sebbene non disponga di una
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