Page 96 - Giugno/Luglio_offline_v2.indd
P. 96

News
AL CORVETTO, IL “PRANZO SOSPESO” ARRIVA A CASA CON I RIDER VOLONTARI
Al Corvetto la solidarietà si fa Strada
Con la “esse” maiuscola. Così si chiama, infatti, la coo- perativa capofila del progetto “Made in Corvetto” che dallo scorso lunedì, con la riapertura della “Cucina di Quartiere” nel mercato comunale coperto di piazzale Ferrara, permette di preparare ogni giorno una trenti- na di pasti da consegnare gratuitamente a domicilio a persone in difficoltà che vivono nel quartiere. Fra loro, non pochi sono finiti in povertà per aver perso lavoro e reddito a causa dell'emergenza Covid-19. A loro è destinato il progetto “Pranzo per tutti” che riprende e rilancia alla periferia di Milano la felice formula nata a Napoli del “caffè sospeso”».
Sapori “made in Corvetto”
Il l4 febbraio al mercato di piazzale Ferrara è stata inau- gurata la “Cucina di Quartiere”, gestita Erik e Fabio, due giovani chef nati e cresciuti al Corvetto. L’iniziativa, prevista nell'ambito del progetto “Made in Corvetto”, comprende una ciclofficina e altre proposte sociali e cul- turali. Si trattava di un “punto di comunità” promosso dalla Cooperativa La Strada conTerzo Paesaggio e Mila- no Bicycle Coalition, inserito nel programma triennale “Lacittàintorno”, della Fondazione Cariplo, dedicato alla rigenerazione urbana.
In sella per ripartire
L’avvio della “Cucina di Quartiere» è stato molto pro- mettente. Ma purtroppo la pandemia ha portato a fer-
SI RITORNA AL MERCATO ANCHE SE IN CODA
Ripartite con successo le bancarelle all'aperto.
Alta affluenza; molto attese da operatori e clienti. Rilancio del primo giorno di riapertura dei mercati comu- nali scoperti è stato positivo. Inizialmente hanno ripreso l’attività via Osoppo, via Valmaira, via Calatafimi e via San Marco, registrando buona affluenza, nel rispetto delle nor- me imposte dell'emergenza sanitaria. Poi altri quattro: via Fratelli di Dio, piazza Bonola, via Curiel, via Pagano, come previsto si sono registrate code per accedere. Nella prima fase sono stati attivi in via sperimentale, 26 mercati su 94, in vari quartieri cittadini. Per aprire hanno dovuto attenersi a una serie di misure sicure di sicurezza: essere recintati; un solo ingresso e una sola uscita; resenze contingentate per consentire il distanziamento fisico. Le bancarelle con generi alimentari dovevano avere una distanza di 2,5 metri l'una dall'altra e chi ci lavorava doveva avere mascherina e guanti, come pure i clienti per i quali venivano forniti all'in- gresso a chi ne era sprovvisto). “È una ripartenza graduale e sperimentale con banchi bene distanziati- ha dichiara- to l'assessore al Commercio del Comune, Cristina Tajani. I mercati riaperti sono stati distribuiti tra centro e periferia. Sono stati preferiti i mercati su parcheggi, evitando quelli a ridosso delle abitazioni. Da oltre due mesi gli operatori non lavoravano più e quella degli ambulanti è la categoria che ha sofferto più di altre per la cessazione delle attività”. Solitamente a Milano si tengono 16 mercati al giorno nei giorni eriali, 19 al sabato e sono circa 3.000 gli addetti che ci lavorano. La Confcommercio stima una perdita di circa 10 miliardi di euro per i due mesi di lockdown. “Siamo alla
mare tutto. Finché, nel mese di maggio, si è riusciti a ripartire: ma solo per asporto o consegna a domicilio al Corvetto e in zone limitrofe. Fino a fine maggio erano previsti, per pranzo, 5 “menù del giorno” (lunedì/ve- nerdì), al prezzo di 10,00 euro. Altre opzioni venivano offerte al sabato.
Risposta solidale all'emergenza
Per ogni menù da 10 euro, un euro veniva destinato al progetto «Pranzo per tutti» che si è dato l'obiettivo di cucinare 30 pasti al giorno e di consegnarli gratui- tamente a casa di persone in difficoltà, grazie all'aiuto dei rider volontari dell’Associazione Sentieri Educativi e Sociali. Chi vuole, può donare l'intero pasto (l0 euro} con la formula del “pranzo sospeso” (www lastrada. it). Una risposta solidale alla grave emergenza sociale innescata dalla pandernia, che alle povertà già presenti nel quartiere ha aggiunte nuove povertà. Si pensi alle drammatiche fatiche delle famiglie monoreddito colpite dalla disoccupazione, o aggrappate a lavori oggi anco- ra più precari e saltuari - e magari con figli che, finché erano aperte le scuole, potevano consumare in mensa l'unico pasto completo della giornata - e che ora non sanno più come arrivare a fine mese. A loro guarda tale progetto con il quale La Strada - attiva da oltre 35 anni nella periferia sudest di Milano - esprime il suo radica- mento e rinnova il suo impegno al Corvetto.
canna del gas, dall'11/03 a casa commenta il presidente Giacomo Errico. Hanno consentito l'apertura alla grande distribuzione e, anche con queste condizioni di sicurezza, a noi no. Adesso siamo ripartiti, ma solo il 30% della catego- ria lavora. Il restante 70% non ha banchi alimentari, fa la fame”. In ogni caso, prosegue, la riapertura è stata giorno di festa: il mercato è un servizio sociale. La gente ha im- parato a tenere la distanza e i venditori sono ssoddisfatti. Alcuni hanno portato meno merce perché non sapevano prevedere i flussi e in via Osoppo due banchi sono andati via prima perché avevano finito la merce”. Se la situazio- ne sanitaria migliorerà, oltre alle bancarelle alimentari si potranno aggiungere altre che vendono altre tipologie di merce, come l'abbigliamento. Le associazioni di categoria, secondo un'ordinanza regionale, devono mettere a dispo- sizione in ogni mercato un ‘Covid manager’, che deve coordinare sul posto il personale, ai fini dell'assistenza a clienti e supervisionare le misure di prevenzione e sicurez- za. Il costo era a capo degli ambulanti, che si dividevano la spesa. Ad esempio, in via Osoppo erano cinque in tutto i sovraintendenti che controllavano la regolarità del servizio: una all'interno del mercato girava tra i banchi per il rispetto del distanziamento fisico; due all’ingresso con termoscan- ner, per misurare la temperatura corporea, erano in col- legamento radio con altre due all'uscita. Si sono formate piccole code e ad ogni persona che, lasciava il mercato, ne subentrava un’altra. Erano presenti alcune Pattuglie di Polizia locale e Operatori Amsa.
96 Piaceri d’Italia


































































































   94   95   96   97   98