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La storica azienda piemontese, in piena crisi Covid-19, grazie alla felice intuizione
di Carolina Vergnano, ha spinto i consumi con un Apecar “Servizio Espresso”
DI NECESSITÀ VIRTÙ
Nel bel mezzo della crisi, dovu- ta all’inaspettata “Pandemia”, la famiglia s’è ritrovata e con- frontata, decidendo di rimboc- carsi subito le maniche. Carolina Vergnano manager per lo sviluppo internaziona- le della storica Azienda Caf- fè Vergnano, racconta che, dopo l’iniziale sbandamento dovuto all'emergenza corona- virus, l'impresa in cui “è nata e cresciuta” ha puntato tutto sull'entrare nel cuore dei propri consumatori.
II lockdown ha significato per Caffè Vergnano (nata a Chie- ri nel 1882 nella bottega del capostipite Domenico) ridurre l'attività nei propri stabilimenti e veder chiudere tanti negozi e caffetterie partner. E’ stato uno stop senza precedenti, per una realtà che nel 2019 ha tocca- to i 96.45 milioni di fatturato, abituata a macinare ricavi. L'a- zienda ha dovuto ricorrere alla
cassa integrazione per una gran parte dei dipendenti con un ral- lentamento del business che ha riguardato il segmento del fuori casa in particolare.
“Nel mese di aprile è stato in- taccato circa il 70% del fattura- to mensile, rimanendo operativi grazie alla vendita nei super- mercati e all'e-commerce, che vale circa un terzo dei ricavi”. A quel punto servivano idee e, dopo un ponderato confronto, puntando su un marketing es- senziale, si sono trovate delle soluzioni alternative. Ci si è po- sti un sacco di domande: Come ripensare il bar? Come raggiun- gere i clienti nella fase due? Pri- ma scommessa è stata salvare le esportazioni legate in preva- lenza a vendite a bar e ristoran- ti, rinnovando l'e-commerce. L’azienda ha aiutato i partner nella distribuzione a creare una piattaforma dedicata, in modo da agganciare direttamente chi vuole comprare caffè. Tale si-
di Sergia Mozzo
Settembre 2020 77