Page 735 - Lezioni di Mitologia;
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              Fra le mense ed    il vino in preda al sonno,
               Parte ha la spada, o la tremenda face
              Nella mano a pugnar pronta: la fuga
              V è chi tentar vorrebbe, e veglia e spira
              Tutto  : vieta  il terrore impugnar l'armi.
               Terribili sembrar la dea nemica
              Fa le perfide donne: odono voce
               Della nota maggior:   gli occhi soltanto
               Tien chiusi a tutti la paura, come
              Mirin squadre di furie, e sopra    il ferro
              Di Bellona fiammeggi: Altri la moglie
              E la sorella,  altri la figlia uccide,
              E vai pure la madre a tanto eccesso!
               Trucida, e strappa dagl'infausti  letti
              La razza femminil quei che gl'immensi
              Bessi e la Scizia congiurata e l'onde
              Non vinsero: pei    letti  il sangue scorre.
              Fumano ognora nell' ignudo petto
              Le anelanti   ferite,  e guizza  il tronco
              Con orribile sforzo  al suol reciso.
              Gettan le faci sui sublimi   tetti.
               Ardori le case, e dalla nera vampa
              Il marito s'invola: ahi, sulla soglia
               Gli assedia la crudel consorte, e torna,
              Yisto  il ferro, all'incendio. Altre le donne
               Tracie, causa al furor, sbranano. Ascolti
              Misto al pianto sonar barbaro grido,
              E mille ignote voci empiono     il cielo.
            Chi mi darà parole    all'alto ardire
              Eguali,    della tua patria cadente,
              Issipile, sostegno? Unica lode
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