Page 857 - Lezioni di Mitologia;
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tratta da buono esemplare, che vi è stato reso con
fedeltà ma con una certa durezza.
FAUNO.
» I festosi compagni di Bacco, divinità sempre
liete e scherzevoli, ora occupati nella musica, nella
caccia, nella vendemmia , ora intesi alle mistiche
ceremonie del nume lor condottiero, ora vinti dal-
l'ubriachezza e dal sonno ci vengono rappresentati
nelle antiche arti. Ma l'espressione al loro vivace
e lascivo carattere conveniente è quella senza dub-
bio delle rozze e concitate danze, onde saltanti fu-
rono cognominati dai poeti , e più mobili di tutti
gli animali, quasi da senno furon detti da un com-
mentatore.
» Quindi i cori dei Satiri danzanti introdotti nella
tragedia ne spiegarono il sopracciglio, e seppero
senza indegnità eccitare il riso in mezzo alle fa-
mose avventure degli dii e degli eroi. Il nostro
Fauno, secondo il precetto o il costume dei balli
più vetusti, non salta con le mani vuote, ma reca
delle frutta, primizie dei campi e oblazione propria
di Bacco, nella sua nebride, che pendente dall'o-
mero e raccolta colla manca fa seno. Un tal co-
stume dal rito dei sacrifizi ebbe origine, ove i mo-
vimenti usati nelle sacre cerimonie, che presso i
Greci eran la più parte liete e ridenti , dierono
principio all'arte del ballo.
» Coronata è la sua testa come proprio è dei
sacrificanti , e la corona è di pino , arbore onde