Page 4 - Sfoglia Il prato è in tavola
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Questo non è un libro di cucina, anche se proprio in tavola propone di ce- lebrare la biodiversità dei nostri campi. E non è un manuale di automedi- cazione, anche se rende conto di tali e tanti rimedi da sperimentare, che potrebbe togliere il medico di torno in alcune aree della vostra salute. È un corso di lingue, il cui intento è costruire un ponte tra queste piante in quanto soggetti, voi e i vostri familiari, affinché abbia inizio un dialogo. Compilando le schede, mi sono avvalsa di innumerevoli testi di etnobo- tanica, una scienza che studia gli usi popolari delle specie botaniche. Uno in particolare, oltre 600 pagine di dati pazientemente raccolti da un Frate Francescano in Sardegna, colpisce per la dovizia di particolari e sfumature, lasciando trasparire una cultura estremamente complessa che sa quando utilizzare una radice o corteccia, se fare fumigazioni o impacchi, e apporta soluzioni specifiche ad ogni problema. La ricorrenza di alcuni usi in terri- tori e culture distanti tra loro a mio avviso è un indice prezioso circa la loro relativa efficacia, sia che la scienza se ne sia già interessata o meno. Mentre quando una proprietà viene citata solo sporadicamente, in quanto potrebbe essere frutto di superstizione generalmente non l’ho riportata.
Questo libro, vuole restituire al futuro in forma sintetica e in un linguaggio semplice, ma con una certa esaustività, quei saperi che generazioni conta- dine stanno portandosi nella tomba.
Ma soprattutto, vuole condividere con tutti voi l’illuminazione che ebbi quel giorno di tanti anni fa nella valle dell’Aniene, affinché non guardiate mai più un prato allo stesso modo. Affinché possa iniziare un dialogo tra ognuno di voi e le piante sino ad allora sconosciute che crescono nei vostri vasi, cortili, prati e boschi. Un dialogo fatto di simpatia, di alleanze e di piaceri gastronomici.
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