Page 12 - Menotti Bianchi
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la virtù, la giustizia, di rendere sfolgorante nella sua antica gloria il nome di Bi- tonto”. Istituì la Banca Cooperativa del piccolo sconto per dare un colpo all’usura dilagante; sua fu l’idea della realizzazione della Villa Comunale e dei giardini cen- trali di Piazza Margherita attuale Aldo Moro), Piazza Plebiscito (Piazza Marconi) e la Piazzetta Castellucci (ora Luigi della Noce), a Santo Spirito fece costruire un edificio scolastico e il mercato.
Presente in tre caricature è raffigurato basso e tozzo, ma Menotti ne riconosce la cultura musicale e la grande attenzione e munificenza che egli ebbe per le arti.
NN. 10-16-25
Questa caricatura ritrae un discendente della nobile famiglia Sylos Labini, Gen- naro.
Gennaro III Sylos nacque nel 1839 da Vincenzo I; sposò Paolina Cassano dalla qua- le ebbe ben 11 figli, due dei quali morirono in giovane età. I suoi figli si accasaro- no altrove, portando all’estinzione il ramo bitontino. Fu uno degli amministratori della Banca bitontina.
Frate Menotti gli dedica tre caricature, semitico nella n. 10, elegante nella n. 25 e nelle vesti del dio Bacco nella n. 16, forse perché dedito a festeggiamenti con il nettare degli dei. Il nostro artista si autoritrae questa volta nelle vesti di un angio- letto che sorregge la pesante bottiglia di vino, chissà che non partecipasse anche lui ai festeggiamenti a base di vino di Gennaro.
N. 18
Al caricaturista Luigi Antonio Vassallo in arte Gandolin e alle sue figurine nere Menotti sembra ispirarsi in questa caricatura, nella quale si vede una carrozza trainata da un asino guidato da un figuro con cilindro, con giornale sotto braccio e ombrello, tutto acquerellato con il solo colore nero, quasi un negativo. Il carretto riporta la scritta «S.P.Q.B.» - acronimo romano di Senatus Populusquae Roma- nus – con sostituzione del nome dell’iniziale relativa al popolo. Nel 1886 la città fu colpita dall’epidemia di colera, e in numerosi fogli di Archivio si legge del servizio di trasporto operato dal Comune per trasportare in quarantena i malati presso il lazzaretto, chissà che Menotti non alluda a una critica verso questo servizio.
N. 30
In questa caricatura ritorna il tema della forte denuncia sociale. Egli raffigura una bilancia sulla quale è aggrappato un giudice, riconoscibile dal tipico berretto che porta sul capo, il tocco, che “aiuta” la bilancia a pendere a favore del sette di de- nari piuttosto che del Codice. Menotti vuole denunciare il malcostume secondo il quale chi dovrebbe tutelare la legge, fa pendere la bilancia della giustizia verso il denaro.
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