Page 213 - avatar gladiatori degli idee_Active
P. 213
CAPITOLO XIII: ETERE : LA SUA FISICA
L’Etere nel vuoto è come una sfera luminosa e roteante con un foro che passa
attraverso il suo centro, rendendolo simile ad una mela, una ciambella o l’interno di
una arancia. Il nome tecnico per questa forma è “toroide sferico”. dovremo
incrementare il supporto all’idea dell’etere come di energia intelligente. Se non
vediamo l’energia delle “unità di coscienza” come avente tutti gli ingredienti della
vita, della coscienza e dello Spirito in essa, allora non saremo ben preparati alla vera
comprensione dell’etere. Al fine di penetrare nella logica dell’etere, occorre non
temere di collegarsi con la logica di un Essere Ultimo e con la filosofia dell’amore e
della luce come forza unificante nell’universo, espressa quindi in forma di energia
eterica. L’energia è tutta attorno a noi e il magnete la concentra in modo da farla
fluire in una direzione. In ogni sfera luminosa di etere, esistono tre forze, la forza di
contrazione che chiamiamo gravità, una forza di pressione verso l’esterno che
possiamo chiamare “levitazione” o anti-gravitazionale e la forza stabilizzatrice che
bilancia le prime due. Queste idee sono semplicemente i prodotti finali dello studio e
dell’osservazione del comportamento della vibrazione. Se quindi immaginate un
pallone sferico che si gonfia e si sgonfia di aria, potete vedere questo in azione:
1. Ogni contrazione o restringimento del pallone sarebbe la forza chiamata di
“trazione” da Keely, vicina alla gravità. La pressione esterna dell’aria fa contrarre il
pallone verso il centro.
2. Ogni espansione del pallone sarebbe la forza di “pressione”, dove il centro spinge
in fuori contro la pressione aerea circostante, simile alla “levitazione” o anti-gravità.
3. Una forza di stabilizzazione non dissimile alla superficie del pallone stessa, che
bilancia ed equalizza le vibrazioni, verrebbe chiamata la “dominante”. Esistono in
realtà due forze che lavorano assieme nella terra per creare quella che misuriamo
come gravità. In termini violentemente semplici, la gravità non è solo “giù”, è il
bilanciamento naturale tra le forze di “su” e “giù”. abbiamo la forza di trazione che
si muove verso il nucleo e la forza di pressione che si allontana dal nucleo. Quindi,
quella che interpretiamo come “gravità” è la forza risultante dall’annullamento tra i
movimenti energetici in “su” e giù”. Keely chiama questo punto di bilanciamento la
“dominante”. Un modo semplice per visualizzarlo è col tiro alla fune, in cui due team
di persone di stessa dimensione tirano una lunga corda il più forte che possono. Nel
mezzo della corda qualcuno attaccherà un nastro ben visibile e l’obiettivo di ogni
gruppo è quello di portare nella propria direzione tale punto della corda, oltre la
linea segnata a terra.
Quando un team farà superare al nastro la linea a terra, avvicinandolo dalla propria
parte, allora significa che avranno tirato abbastanza da essere considerati il gruppo
più forte. Se guardiamo la battaglia tra gravità e levitazione come un diverso tipo di
gioco in cui due “gruppi” spingono l’uno verso l’altro invece che tirare per
allontanarsi, allora la gravità, la forza che preme verso il basso, sta sempre
“vincendo” sulla levitazione per un quantitativo bilanciato, che noi conosciamo come
“costante gravitazionale”.
Scendendo dalla superficie della Terra, la primaria differenziazione (gravitazionale)
con la profondità è accompagnata dal declino progressivo verso lo zero della forza di
gravità al centro della Terra. La forza gravitazionale normale, diretta verso il basso, è
213