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epocali e di massa in qualsiasi parte della Terra. Naturalmente il programma può
modificare l’ambiente vibrazionale naturale e scatenare inondazioni, uragani e
terremoti di qualsiasi entità. Eppure esso sarà “venduto e spacciato” al pubblico
come un’arma di difesa, ossia lo “Scudo stellare” o addirittura di studio sull’Aurora
Boreale (Alice nel paese delle meraviglie)! La stampa straniera e gli stati occidentali
hanno comunque denunciato che il piano antimissile e di laser orbitali “Joint Vision
2020” è estremamente pericoloso: il suo fine è il dominio degli U.S.A. su tutto il
mondo.
ANCHE LA FLOTTA RUSSA CONFERMA
Una relazione della flotta russa del nord rivelerebbe che il terremoto che ha devastato
Haiti è inequivocabilmente "il risultato di un test, da parte della U. S. Navy, della sua
arma sismica".
La Flotta del Nord osserva i movimenti e le attività navali degli americani nei
Caraibi, dal 2008 quando gli Stati Uniti hanno annunciato la loro intenzione di
ricostruire la Quarta Flotta che fu sciolta nel 1950. La Russia aveva reagito un anno
più tardi, riprendendo nella regione le esercitazioni della sua flotta, di cui fa parte
l'incrociatore atomico lancia-missili Pietro il Grande; esercitazioni sospese dopo la
fine della Guerra Fredda.
Dalla fine degli anni '70, gli Stati Uniti hanno enormemente migliorato la ricerca sulle
armi sismiche.
Secondo questo rapporto russo, al giorno d'oggi gli USA utilizzano generatori di
impulsi, al plasma e a risonanza, in tandem con bombe Shockwave (a onde di choc)[1]
Il rapporto mette a confronto due esperimenti condotti dalla U.S. Navy la settimana
scorsa: un terremoto di magnitudo 6,5 vicino alla città di Eureka, California, che non
ha fatto vittime, e il terremoto dei Caraibi che ha fatto almeno 140 000 morti.
Come spiega il rapporto, è molto probabile che la U.S. Navy fosse pienamente
consapevole dei danni che questa esperienza poteva provocare ad Haiti.
Per questo, la U.S. Navy aveva inviato in anticipo sull'Isola una postazione al
comando del generale P.K. Keen, comandante in seconda del SouthCom (Southern
Command), per sorvegliare le possibili operazioni di soccorso.
Per quanto riguarda l'obiettivo finale di questi esperimenti, dice il rapporto, si
trattava della pianificazione della distruzione dell'Iran per mezzo di una serie di
terremoti al fine di neutralizzare l'attuale governo islamico.
Secondo il rapporto, il sistema sperimentale degli Stati Uniti Haarp (High Frequency
Active Auroral Research Program) permetterebbe inoltre di creare delle anomalie
climatiche al fine di provocare inondazioni, siccità e uragani [2]
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