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alla base del processo dei 432 Hz, sono la chiave per arrivare a sfruttare al massimo
               il cervello umano

               La Renold racconta che, quando aveva il pianoforte intonato tramite le “dodici quinte
               reali”, e intratteneva i suoi ospiti con qualche sonata, gli ascoltatori osservavano non
               solo un incremento della ricchezza di timbro e qualità di tono, ma che i toni
               sembravano provenire da alcuni spazi indeterminati al centro della stanza, invece che
               dal pianoforte stesso.
               Altri interessanti spunti provengono dalla vita e dalle esperienze di Maria Renold. La
               sua preziosa  ricerca ha  rilevato,  più  di  una  volta,  che  attraverso  la normale
               intonazione standard basata su un LA a 440Hz, gli ascoltatori presenti nella stanza
               cominciavano  a polemizzare tra loro e ad  assumere  perfino comportamenti
               antisociali.
               Quando invece l’intonazione  del medesimo pianoforte veniva eseguita seguendo la
               regola  del LA a  432Hz, gli stessi ascoltatori, nuovamente invitati ad  assistere al
               medesimo concerto, rimanevano questa volta piacevolmente colpiti ed entusiasti.
               Un beneficio, quello dei 432 Hz, noto a tutti gli antichi (egizi, greci, sumeri, ecc.), e di
               cui il grande complotto mondiale ci ha invece privati.
               RIPRENDIAMOCI L’ARMONIA MUSICALE: RIVOLUZIONE OMEGA!
               Il movimento per ripristinare il diapason a 432 Hz è meglio noto come “Rivoluzione
               Omega”.
               La  parola  “rivoluzione”, in questo caso, è una  parola più che  positiva, e sta ad
               indicare un modo del tutto nuovo di apprestarsi alla composizione musicale, in grado
               di portare grandi benefici, senza  nulla togliere alla  personale creatività che
               contraddistingue ogni singolo artista.
               Sono in  corso degli studi  in Italia proprio  su questo  argomento, e precisamente  a
               Novara, che verranno rilasciati pubblicamente nei prossimi anni. Tutti i dati finora
               raccolti dimostrano che sia auspicabile pensare a delle vere e proprie cliniche di cura,
               sottoponendo i pazienti alla musica delle  432 oscillazioni, per riportare gli organi
               malati nel giusto spettro armonico.
               La “Omega”, invece, corrisponde all’ultima lettera dell’alfabeto greco. Un simbolo
               che sta ad indicare “la fine del Tempo”, “la sintesi di tutta Rivoluzione Omega! la
               creazione”. Ma “Omega” è  soprattutto il simbolo dell’”infinito”, e la sua
               rappresentazione è questa: ∞. Nient’altro che un otto orizzontale.
               E non è un caso che l’infinito si indichi con un otto… perchè dagli 8 Hz tutto parte.
               Il nostro pianeta  “batte” a otto cicli al secondo (8 Hz, conosciuto anche come la
               “Risonanza fondamentale di Schumann”.
               E 8 Hz sono il ritmo dell’onda Alfa del cervello, alla quale i nostri emisferi cerebrali
               sono sincronizzati per operare insieme in modo uguale. E gli esempi sarebbero infiniti
               proprio come gli  8  Hz, un livello a cui si arriva alla  Super Coscienza. Tutto è
               geometricamente perfetto.
               Il padre  della Rivoluzione Omega, Ananda M.  Bosman,  un valente musicista
               elettronico e famoso  “scienziato visionario”, suggerisce che una disarmonia
               armonica del nostro campo di risonanza aurico può generare disarmonia anche alle
               normali funzioni cerebrali. Vale a dire: dimmi che musica hai ascoltato e ti dirò come
               ti senti oggi.



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